Il Pensiero Del Giorno. La questione Coronavirus fra vaccini e restrizioni

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Il Coronavirus come purtroppo abbiamo potuto constatare in questi mesi, ha radicalmente cambiato il nostro modus socializzandi e vivendi. Niente abbracci, né tantomeno strette di mano o baci. Sarà cosi anche a Natale, con le classiche tavole imbandite dei cenoni destinate a soli congiunti. Il governo decreta ancora la linea rigorosa nel nuovo Dpcm che sarà emanato nelle prossime ore, peraltro lo stesso è ancora al vaglio del Consiglio dei Ministri per le ultime cesellature del caso. Dicevamo linea rigorosa, onde evitare il propagarsi del virus, come accaduto la scorsa estate. Non consentiti, se non ai parenti con residenza o congiunti, sempre che siano confermate le indiscrezioni che trapelano, gli spostamenti extra-regionali con decorrenza dal 21 dicembre sino al 6 Gennaio. Coprifuoco dalle 22 sino alle 6 del giorno venturo, i ristoranti rimarranno aperti sino alle 18 restando chiusi i giorni festivi, mentre i negozi rimarranno aperti sino alle 21. Ancora si discetta circa la questione sci e spostamenti extra-regionali, sui quali ci sarebbero, fatto salvo quanto suddetto ancora dubbi. Il nuovo Dpcm rimarrà in vigore salvo nuovi interventi di rettifica fino al 15 Gennaio. Nel frattempo il presidente dell’Istituto superiore di sanità Silvio Brusaferro predica prudenza negli atteggiamenti e nel rispetto delle regole statuite, poiché non sarà un Natale come gli altri. Non si possono vanificare i sacrifici sinora compiuti per abbassare la curva del contagio dixit. Eo ipso, sulla medesima lunghezza d’onda il consigliere e membro dell’Iss Gianni Rezza, il quale evidenzia come nonostante la curva del contagio si stia abbassando, cala infatti al 10,6% il rapporto positivi/tamponi eseguiti, la pressione sui nosocomi sia ancora elevata. Per quanto concerne la questione vaccino, il ministro della salute Roberto Speranza annunzia che avremo a disposizione 202 milioni di dosi, e che le prime persone a cui sarà somministrato il siero saranno le categorie più fragili. Le prime dosi dovrebbero essere disponibili tra il 23/26 Gennaio. L’obiettivo è quello di persuadere e far vaccinare al più presto i 40 milioni di cittadini necessari per la cosiddetta “immunità di gregge”. Sulla questione vaccini interviene anche il Consiglio Nazionale Bioetico, il quale auspica vi sia buon senso etico e morale, nonché bio-giuridico nella campagna di vaccinazione, e siano rispettati i canoni dell’umanità e della giustizia etica, affinché tutti indistintamente da classi sociali e/o ceti, possano essere sottoposti e accedere al diritto di essere vaccinati. Quello che auspichiamo, è che vi sia un’equa distribuzione del siero e sensibilizzazione alla vaccinazione. Anche perché ancora si disconoscono i piani del governo, che dovrebbero essere a breve presentati sulla campagna di vaccinazione. Teniamo duro, stiamo coesi e ottemperiamo alle regole, solo cosi, e si spera col vaccino, potrà essere debellato questo maledetto virus.

Francesco Grossi

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