Nell’articolo dell’altro giorno, abbiamo rilevato le criticità sussistenti in questi primi giorni di scuola, fra cui la mancanza di docenti, mascherine e personale scolastico, senza dimenticare la vexata quaestio dei banchi. Ieri in merito alla questione, il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, ha evidenziato come la scuola debba essere l’occasione e la sfida che contrassegni la ripartenza del paese. Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella appalesa altresì la necessità di investire nella scuola contribuendo ad una formazione concreta ed indifferibile per i ragazzi. Ampliare l’offerta scolastica, sostenendo lo sviluppo della società e del paese; preminente secondo il Capo dello Stato è ridurre il divario Nord-Sud, non solo con politiche assistenzialistiche, ma attraverso un programma a lungo termine, che favorisca lo sviluppo dell’intero paese. Altro tema a cui ha fatto riferimento il Presidente è quello della digitalizzazione e la presenza della banda larga nel nostro paese. Molteplici sono infatti, i ragazzi che non possono fruire della rete internet per seguire le lezioni a distanza. Difficoltà divenuta ancor più evidente nel periodo di chiusura del paese a causa del Coronavirus. Tornando ab initio sull’argomento concernente la scuola, tanti sono stati i disagi per gli studenti diversamente abili, alcuni dei quali sono stati costretti a disertare le lezioni a causa di disservizi che non hanno consentito loro di poter partecipare alle lezioni col gruppo classe. Si sono registrati ieri, anche i primi casi di positività in una scuola a Como, ove sono stati posti in isolamento diciotto studenti e tre insegnanti, dopo che una studentessa era risultata essere positiva al tampone. Quello che auspichiamo è che tutto si risolva al più presto, e che vengano erogati dallo stato sempre più risorse per l’istruzione e la ricerca, elementi imprescindibili per la crescita di qualsivoglia nazione. Perché la scuola è la misura della civiltà di ogni paese.
Francesco Grossi