Rosarno e la questione viabilità: La testimonianza di un disabile.
“Nel presente articolo della rubrica Il Pensiero del Giorno, stavolta mi sia consentita un’eccezione, parlerò in prima persona rivolgendomi alla neo-amministrazione, nella speranza che la presente istanza sia presa in considerazione. Nell’eccezionalità del caso e solo per questa volta mi esporrò per il mio status fisico, da disabile. Camminare per le vie del centro di Rosarno e non solo beninteso in centro, è pressoché impossibile per quantunque persona lo faccia, figuriamoci per un disabile che come me non è munito di veicolo e ha difficoltà ben appalesate di deambulazione. Per me e chi mi accompagna, deambulare senza rischio di imbattersi in qualche possibile accidente è del tutto implausibile. M’espongo altresì con la presente anche per costoro i quali per i più disparati motivi non possono farlo e si trovano nelle medesime o più deteriori condizioni. Dicevo riprendendo le fila del discorso che deambulare a Rosarno per un disabile è praticamente impossibile ed equivale a fare una continua serpentina senza sosta, con tutti i rischi del caso. Eppure vi è come tutti sappiamo, la legge n.13 del 1989 sull’abbattimento delle barriere architettoniche, alfine di rendere fruibile il tragitto alle persone con disabilità. Talvolta accade di sentirsi in colpa od un basto. Ecco ciò è indegno oltreché ignobile in una società e un paese civile. Con l’augurio e la speranza che la presente venga all’attenzione dei membri del neo Consiglio Comunale e in attesa di idonei provvedimenti dei medesimi”
Ringrazio antecedentemente
Francesco Grossi