“Si dia immediata esecuzione alle delibere che disciplinano il comparto della sorveglianza idraulica, rimaste colpevolmente ‘lettera morta’ a distanza di quindici anni dalla loro adozione, con grave compromissione dell’efficienza ed efficacia di un servizio strategico per l’equilibrio idro-geologico di una regione che presenta alti indici di rischio su scala nazionale”.
Lo afferma in una nota il presidente del gruppo consiliare di Forza Italia alla Regione, Alessandro Nicolò secondo il quale: “Altrettanto pesante è la penalizzazione cui sono costantemente esposti i lavoratori del comparto, privati delle condizioni organizzative e funzionali per il corretto ed ordinato svolgimento delle loro mansioni. Sotto accusa – sottolinea Nicolò – il comportamento omissivo di quanti dovrebbero dare seguito alle delibere della Giunta regionale n. 602 del 2010 e soprattutto 301 del 2013, da cui è scaturita la mancata conversione degli uffici territoriali in presidi idraulici che per loro stessa natura e funzione, dovrebbero insistere in prossimità delle foci dei fiumi per assicurare pronto ed immediato intervento in caso di emergenza, fronteggiando i rischi e prevenendo i danni che potrebbero derivare da improvvise esondazioni ed altre calamità. Il settore in questione – evidenzia il capogruppo di Fi alla Regione – è vitale in una regione che vuole costruire le sue prospettive di sviluppo innestandole su processi di economia sostenibile, agricoltura e turismo. I sorveglianti idraulici – 308 unità – svolgono un servizio di controllo delle acque fluviali e delle discariche; a loro compete il ruolo di accertamento e di segnalazione a Calabria Verde che, a sua volta, inoltra le comunicazioni all’Autorità di bacino. Un lavoro di monitoraggio e di controllo capillare che ha portato significativi risultati in termini di prevenzione, grazie anche alla competenza di chi sovraintende al servizio a livello regionale. Argomentazioni che imporrebbero una seria presa di coscienza da parte di Calabria Verde, neo istituita agenzia al cui nome sono stati trionfalmente legati roboanti proclami di un nuovo corso e di un riordino improntato ad una profonda opera di riforma ed innovazione. Ci spiace constatare che a tutt’oggi, nonostante i reiterati appelli, non si intravedano prospettive luminose neanche all’orizzonte. Si dia corso senza tentennamenti alle due delibere di Giunta – conclude Alessandro Nicolò – rimediando alla colpevole inadempienza che rischia di provocare ulteriori danni sulla tenuta del servizio”.