In Europa ci trattano come appestati, ma stanno peggio di noi. Sono solo più scorretti!

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 Solidarietà, Fratellanza, Cooperazione. Tutti bei termini, utilizzati spesso per bacchettarci quando applichiamo delle misure di controllo nei confronti dell’immigrazione clandestina. Una delle piaghe che sta affliggendo i nostri tempi. Ma basta un’emergenza sanitaria, nella fattispecie il famigerato Corona-Virus, per ribaltare la situazione. Nel resto d’Europa oggi Italiano vuol dire appestato, in Francia girava perfino una pubblicità satirica sulla “Pizza Corona”, confermando quella tendenza tutta francese di fare della satira uno dei linguaggi comunicativi prediletti, fortunatamente siamo stati meno permalosi di altri ed abbiamo risposto con qualche grassa risata e vignetta di rimando. Ma cosa sta facendo il Resto d’Europa per prevenire e contenere l’emergenza? Ogni Nazione in barba allo spirito di cooperazione applica i propri protocolli, lascia trapelare i numeri che meglio crede ed esegue i tamponi a gusto personale. Eppure il destino ha sempre la sua puntualità, pare infatti che il primo infettato d’Europa sia un Tedesco di 33 anni, ed in proporzione ai Tamponi eseguiti i numeri risultano impietosi. Il Tasso è molto più elevato per esempio oltralpe. A concorrere a questa situazione c’è anche una marcata responsabilità del Governo e degli Organi di Stampa, che nel rincorrere un sensazionalismo becero e sfrenato hanno causato quella psicosi di massa che ha aumentato in modo esponenziale la “percezione” che si distanzia dalla realtà. Nel frattempo i nostri amici a stelle e strisce mandano 30.000 soldati in Europa per un’esercitazione: “Defender Europe ‘20”. Come mai proprio in questo momento? E difenderci da chi o da cosa? Non ci è dato saperlo. Intanto è stato rilevato il primo caso anche in Vaticano, forse finalmente ci sarà l’intervento divino per scongiurare il pericolo?

Christian Carbone


 

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