Dopo l’iniziativa di pulizia volontaria di qualche giorno fa, impedita dal maltempo, prosegue l’azione di protesta del comitato Fiume in merito al degrado in cui versa il cimitero cittadino. Da mesi, ormai, regnano erbe alte, sporcizia ed insetti, a cui si sommano le condizioni del terreno che diventa impraticabile quando piove. Nei giorni scorsi il comitato Fiume, visto il ritardo nella presa di qualche provvedimento per ripulire il cimitero da parte del Comune, aveva avanzato richiesta al commissario prefettizio e al Settore Assetto del territorio per avere il permesso di procedere con mezzi propri alla pulizia del cimitero, in maniera del tutto volontaria e gratuita. Ma l’autorizzazione non è stata rilasciata in quanto interventi di questo tipo fatti da volontari in aree pubbliche, «devono essere assistiti dalla stipula preventiva di copertura assicurativa per responsabilità civile», come si legge nella risposta firmata dal Settore Assetto del territorio del Comune.
In sostanza, i volontari del Comitato non possono provvedere alla pulizia del cimitero perché non sussistono le condizioni di tutela dei volontari stessi. «L’ente competente non lo fa, nemmeno i volontari con mezzi propri gratuitamente lo possono fare, dunque chi pulirà il cimitero? Non c’è nemmeno rispetto per i nostri morti!», commenta la presidente del Comitato Maria La Scala. A contribuire al degrado che regna nel cimitero c’è la noncuranza di alcuni cittadini, che gettano materiale edile di scarto nei loculi vuoti. Il timore è che si proceda alla pulizia solo in prossimità del 2 novembre, come è successo lo scorso anno. «Fa una grandissima tristezza vedere il “cimitero dei bambini”, come viene chiamata un’area, ricoperto di erbacce secche che impediscono persino di vedere le croci», dice ancora Maria La Scala che fa sapere inoltre che se il Comune non provvederà alla pulizia del cimitero entro il 30 settembre il Comitato procederà con azioni di protesta più forti.
RAFFAELLA CARUSO
