Nella notte tra sabato e domenica scorsi alcuni Colpi d’arma da fuoco sono stati esplosi contro un magazzino del gruppo Callipo, a San Pietro Lametino, nell’area industriale a sud di Lamezia Terme.
Immediatamente é scattato l’allarme e Pippo Callipo, alla guida del brand alimentare noto a livello nazionale e non solo, soprattutto per la lavorazione e l’inscatolamento del tonno, ha segnalato l’accaduto alla Polizia di Stato, che ha avviato le indagini.
L’imprenditore settantasettenne, da oltre mezzo secolo leader del gruppo che ha sede a Pizzo, in provincia di Vibo Valentia, a distanza di due giorni dall’accaduto, fatica a nascondere disagio e amarezza.
In passato, episodi analoghi sono stati regolarmente denunciati, e non hanno però inciso minimamente sulla sua determinazione. “Noi andiamo avanti – dice – anche se bisognerà necessariamente affrontare la situazione sulla base delle nuove difficoltà e dei nuovi costi per la sicurezza. Un episodio del genere, comunque, non può certo essere ignorato, anche se ci crea disturbo e comporta una certa preoccupazione”. “Quanto si è verificato – afferma ancora Callipo – non può comunque fermarci sia per la nostra storia, quella più che cinquantennale mia e, prima di me, di mio padre e di mio nonno, sia per la responsabilità che abbiamo verso le quasi 500 persone che lavorano con noi. Ciò che mi dà più fastidio, comunque, è constatare che la zona è fornita di un moderno sistema di telecamere di videosorveglianza che, però, non funziona essendo stato manomesso a seguito di alcuni furti. L’impianto resta disattivato anche a causa del fatto che l’ente che lo gestisce non ha i soldi necessari per la manutenzione. In passato ci sono stati alcuni furti attribuibili alla microcriminalità locale. Ma si é trattato soltanto della manomissione di alcune cabine per rubare rame e fili elettrici”.