Riceviamo e pubblichiamo
L’assurda decisione del Commissario Chiusolo di procedere alla vendita dell’albergo Miramare e del villino Benassai, beni di proprietà del Comune di Reggio Calabria, addirittura tramite il sito di e-commerce EBAY, rappresenta un nuovo pesante odioso scivolone della fallimentare terna commissariale.
Il dr. Chiusolo percorre, senza alcun rossore, la linea amministrativa tracciata dalla giunta Arena: l’amministrazione sciolta per gravi contiguità mafiose.
Infatti, quella giunta, agonizzante e sotto le macerie dei debiti e della bancarotta finanziaria, aveva provato a fare cassa e racimolare un po’ di liquidità attraverso la vendita all’asta degli ultimi “gioielli di casa”, vale a dire, in primis, l’Albergo Miramare, la splendida struttura liberty dei primi del ‘900.
Fortunatamente le aste andarono deserte e, nel tirare un sospiro di sollievo, pensavamo che il pericolo relativo alla “svendita” dei preziosi Beni Comuni fosse definitivamente scampato.
Non avevamo, però, fatto i conti con una terna commissariale che, infischiandosene delle reali esigenze della città e dei cittadini, come ultimo atto prima dell’ormai vicino divorzio da Reggio, in perfetta linea con l’amministrazione Arena, vuole privarsi dei Beni Comuni.
Si tratta di un inaudito e inaccettabile sfregio a Reggio, ai reggini e alla sua storia.
Il dr. Chiusolo invece di mettere in vendita i Beni Comuni avrebbe fatto meglio a dichiarare formalmente l’evidente dissesto finanziario in maniera tale da far pagare personalmente i diretti responsabili della bancarotta delle casse comunali.
Prendiamo atto della ingiusta decisione “politica” di salvaguardare i protagonisti del buco finanziario, ma certamente non accettiamo la decisione di vendere i pochi ultimi pregevoli “pezzi” della proprietà pubblica comunale che, invece, potrebbero essere volano di sviluppo e non edifici completamente abbandonati.
Invitiamo, pertanto, il dr. Chiusolo a ritirare immediatamente le inserzioni relative alla vendita dell’Albergo Miramare e del Villino Benassai poiché i beni della collettività non possono essere svenduti per finire nelle mani di qualche sciagurato ed infausto speculatore.
Da parte nostra non arretreremo di un millimetro e metteremo in campo ogni iniziativa finalizzata alla strenua difesa e salvaguardia dei Beni Comuni.
IL SEGRETARIO CITTADINO DEL PdCI DI REGGIO CALABRIA
Ivan Tripodi