“Povero è il Paese in cui qualche agente penitenziario di un carcere molto discusso come quello di Venezia vuole a tutti i costi accreditare la favola che Sissy Trovato Mazza si sia uccisa! Mamma mia, quando lo Stato fa l’omertoso c’è veramente da rabbrividire!!! Faccio appello ai sindacati nazionali di categoria affinché diano una mano per fare emergere la verità”.
Lo ha dichiarato Klaus Davi, consigliere comunale a San Luca (RC) e candidato sindaco di Reggio Calabria, a proposito della vicenda di Maria Teresa “Sissy” Trovato Mazza, l’agente di polizia penitenziaria calabrese il cui corpo fu trovato in un lago di sangue in un ascensore dell’ospedale di Venezia il primo novembre 2016 e poi morta il 12 gennaio 2019, dopo oltre due anni di coma causato da un proiettile che le aveva oltrepassato il cranio. «Spero che questa vicenda non diventi un ennesimo episodio della serie “Stato Italiano Omertoso” e si vada alla ricerca della verità e che non ci si debba arrivare magari tra 20 anni! Oltre all’episodio tragico di Sissy – ha continuato Davi – qui c’è qualcos’altro di abnorme e riguarda alcune vicende relative al carcere di Venezia. I genitori di Sissy hanno diritto di sapere tutta la verità.