Un fatto sconcertante, di inaudita gravità. Il Direttore generale dell’ASP di Reggio Calabria ha sospeso sine die l’attività presso le istituzioni scolastiche della Piana dell’unità multidisciplinare che segue i bambini e i ragazzi diversamente abili individuandone, in sinergia con i consigli di classe, i bisogni formativi e definendone i PEI (Piani Educativi Individualizzati).
Come al solito, alla base della decisione ci sono ragioni contabili, che questa volta sembrerebbero legate alle spese e alle modalità di viaggio dei professionisti dagli uffici dell’ASP alle sedi scolastiche e alla mancata stipula di apposite convenzioni con gli istituti.
Ribadiamo per l’ennesima volta che il diritto all’istruzione dei diversamente abili è costituzionalmente garantito e le prestazioni a loro favore non possono in nessun modo essere sospese o limitate per mere ragioni contabili, tanto più che dall’attività delle unità multidisciplinari si origina la definizione dei bisogni formativi e, conseguentemente, degli organici degli insegnanti.
Come associazione ADDA abbiamo dato mandato ai nostri legali di fiducia di vagliare se la sospensione dell’attività delle unità multidisciplinari non configuri il reato di attentato a un diritto costituzionale, con l’aggravante dei motivi futili e/o abietti.