Di seguito l’ultima intervista a Francesco Lupo Zerbi, pubblicata sul mensile Terra di Mezzo a cura di Francesco Tripodi.
Dopo un dominio assoluto sin dalla prima giornata la Cittanovese approda nel campionato di Promozione meritatamente, disputando una stagione perfetta con pochissime sbavature, e con numeri da record soprattutto dal parte del bomber giallorosso Francesco Zerbi alias “Lupo”.
Per te come è stata questa stagione a Cittanova, visti gli ottimi risultati ottenuti dalla squadra?
Devo dire che per me è stata una stagione fantastica in tutti i sensi, forse una delle migliori proprio perché sono riuscito ad esprimermi al meglio, risolvendo molte gare e portare la Cittanovese al trionfo finale, e sono felicissimo dell’accoglimento che ho ricevuto, in primis dal presidente che mi ha voluto fortemente esprimendomi molta fiducia in me, che ho ripagato con una stagione straordinaria e sono fiero di essere stato di gran aiuto a questa società. Inoltre questo è merito anche della gente cittanovese che è molto attaccata a me e alla squadra, seguendoci ovunque e pronti a sostenerci per tutti i 90 minuti di gioco senza mai fermarsi, e son contento anche di aver trovato una società fantastica facendomi sentire uno di loro.
Sei stato il miglior marcatore della categoria in Calabria ed uno dei migliori marcatori più prolifici in tutta Italia in questa categoria, cosa pensi di questo record?
Non sapevo di questa bella notizia, (ride, ndr) per me sapere di aver raggiunto questo risultato mi fa molto piacere, perché non è una cosa che accade tutti i giorni. Non ci ho mai fatto caso a questi numeri, a livello nazionale ma aver segnato 42 gol in stagione solo in campionato non è cosa da poco per uno della mia età, dato che ho quasi 35 anni e col lavoro che faccio di muratore non avrei mai immaginato di arrivare ad una cifra simile. Il mio record di marcature in una stagione risale a due anni fa quando giocavo a Polistena in cui ho segnato 34 gol, e qualche anno prima a Rosarno nel campionato di Promozione con 33 reti anche se allora ero giovanissimo, e di certo non mi sarei mai immaginato di segnare così tanto a quest’età. Di certo è una bella soddisfazione ad essere arrivato a questo livello, e di tutti questi gol averli segnati sempre su azione senza aver mai calciato un rigore o una punizione.
Secondo te quali sono state le squadre più insidiose di questo campionato?
Beh, devo dire che tutte le partite da noi disputate abbiano avuto delle insidie, ma ho ritenuto che le squadre più insidiose sono state Laureanese, San Giuseppe e Caulonia, con le prime due che hanno di certo meritato il piazzamento conquistato in questa stagione, ma secondo me la squadra più forte che ho incontrato è stata l’Aurora Reggio, che è stata la nostra antagonista sino al termine della stagione dandoci qualche fastidio, dimostrando di essere una squadra molto competitiva e eccellentemente preparata sotto il profilo tecnico-tattico. Invece pensavo che avrebbe fatto molto meglio la Nuova Roarnese, che sicuramente poteva essere molto più avanti se avesse avuto qualche calciatore di categoria in più e se avrebbe gestito meglio alcune situazioni interne, però nonostante tutto ha disputato un buon campionato essendo una matricola in questo campionato da quando venne rifondata, ovviamente anche in coppa Calabria potrebbe essere arrivata in finale se avrebbe gestito meglio la partita.
Oltre a te, quali sono stati gli uomini più importanti ad aver contribuito a questa promozione?
Penso che tutta la squadra abbia dato il contributo per arrivare sin qui, e certamente sono soddisfatto che ogni singolo calciatore si sia fatto trovare pronto nel momento in cui c’è ne era bisogno effettuando ottime prestazioni. Sono rimasto sorpreso da Cantone che è stato uno dei migliori in questa squadra insieme a Cosoleto, Carbone e Romano che hanno dato il 100% con le prestazioni da loro effettuate, ma sottolineo che tutti chi più e chi meno hanno saputo gestire al meglio questa stagione con molta volontà e grinta, che è aumentata con gli arrivi di Angelo e Enzo Catalano, e quello di Di Dio dando più valore e forza alla squadra per il raggiungimento di questo obiettivo. Il merito di questa stagione spettacolare va anche al mister Mordocco, che ha saputo mantenere il gruppo unito, facendo un buon lavoro.
Che rapporto hai con il popolo cittanovese, dopo che hai disputato una stagione da record?
Ho un rapporto bellissimo con la gente cittanovese, sin da subito mi han fatto sentire come un figlio sia a me che alla mia famiglia, dimostrando un affetto caloroso nei miei confronti, inoltre devo dire che per questa gente sono diventato un simbolo per questa squadra anche se è da poco che sono qua, con i giovanissimi tifosi che sono molto orgogliosi di me diventando il loro idolo sia dentro che fuori dal campo. Per questo sono molto soddisfatto, perché con i mio atteggiamento e le mie prestazioni in campo ho fatto innamorare tutta la città. Per tutti questi motivi voglio ringraziare tutti i sostenitori che ci seguono ovunque, ed inoltre un ringraziamento speciale va a presidente di cui ho una profonda stima, come lui per me sia come rapporto calcistico che come rapporto umano.
Per te questa è stata la tua stagione migliore da quando hai iniziato a giocare a calcio?
Direi una delle migliori, perché ce ne sono state tante come questa, e quindi sono in dovere di dire che ogni stagione ha avuto una sua storia nella mia lunga carriera calcistica, e spero di viverne tante altre del genere.
Infine ti vorrei chiedere, le prospettive per la tua carriera in futuro quali sono, quella di continuare a Cittanova oppure di cambiare aria in altre piazze importanti?
Per me le scelte non mancano, ma al momento il mio cuore dice di rimanere a Cittanova e continuare questa bella esperienza con la maglia giallorossa, ma tutto dipende anche dal presidente e dagli altri dirigenti se decideranno di trattenermi o meno. Per quanto mi riguarda i mio desiderio è quello di rimanere a Cittanova e continuare a far divertire il popolo giallorosso perché ne ha molto bisogno nel prossimo anno, visto che c’è da affrontare un campionato di Promozione, ed io non me la sento di andare via proprio adesso visto il bel rapporto che ho con i tifosi e con la gente del posto, ma dipenderà tutto dalla società il mio futuro qui a Cittanova se avranno ancora fiducia in me.