La gioiese Alessandra Luppino vola a Parigi per lo Street Food International

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Prendi una roulotte, metti la buona cucina italiana, aggiungi della bella musica. Non sono gli ingredienti di una strana ricetta, ma la geniale invenzione di Alessandra Luppino, 34enne di Gioia Tauro, che nei giorni scorsi ha vinto l’“Assisi Food Truck Festival”, il concorso che premia il miglior “cibo di strada” di qualità.

Il food truck non è altro che la buona cucina presentata però in una veste nuova, pur nel rispetto della tradizione e della cultura del buon cibo: si può gustare dentro un camion, un furgone o in una roulotte che per l’occasione diventano dei veri e propri ristoranti di qualità. Alessandra Luppino – insieme alla sua socia, la giovane pugliese Susanna Andresano – ha partecipato al Food Truck Festival con il suo ristorante mobile “Nina la Roulotte”, che ha aperto appena qualche giorno fa e che viaggia per l’Italia portando la cucina italiana, con le tradizioni culinarie regionali, in particolar modo calabresi e pugliesi. Proprio con i piatti preparati nel suo ristorante-roulotte Alessandra Luppino ha vinto il Festival di Assisi, dove era arrivata giusto per la prima tappa di lavoro.

Una prima esperienza lavorativa davvero fortunata che ha portato, con grande incredulità ma soprattutto tanta gioia, la vittoria del premio, che farà volare le due cuoche allo “Street Food International” di Parigi.

Il piatto preparato con ingredienti di qualità, caratteristico soprattutto per le frittelle tipiche del Salento ripiene per l’occasione di ‘nduja di Spilinga, ha convinto la giuria di chef rinomati, fra i quali figurava lo chef di “Gambero rosso” Giorgione.

Alessandra Luppino è nata e cresciuta a Gioia Tauro e dopo gli studi si è trasferita a Roma, dove ha lavorato come fotografa e come cuoca. È stata la passione per la cucina a farle prendere questa strada. «Negli ultimi anni ho fatto diversi lavori legati alla fotografia e non, ma non ero completamente soddisfatta. La passione per la cucina, per il cibo, i sapori, la ricerca e l’accoglienza si è consolidata in me e sentivo il bisogno di esprimerla e condividerla», spiega. Non solo un lavoro dunque, ma una vera e propria passione: «quando cucino sulla mia roulotte non penso ai fruitori dei miei prodotti come dei clienti ma come delle persone delle quali posso prendermi cura,  alle quali posso dedicarmi con l’amore e la gentilezza che dedicherei ai miei cari. Cucinare per qualcuno, conversare ed interagire diventa un’esperienza di vita», dice ancora Alessandra Luppino.

La roulotte-ristorante è stata realizzata con attenzione ai dettagli per offrire un’atmosfera calda ed accogliente, ma anche il giusto intrattenimento musicale grazie al palchetto montato per ospitare artisti e musicisti. Ma soprattutto c’è la buona cucina italiana e calabrese: «insieme alla mia socia Susanna Andresano abbiamo cercato in Calabria e in Puglia piccole aziende locali che producessero prodotti interessanti e di qualità, come il confetto riccio salentino, le marmellate di una piccola azienda bio calabrese, orecchiette di grano arso», fa sapere infatti Alessandra Luppino.

Un altro nome si aggiunge così ai talenti gioiesi, che dimostrano come coltivare le passioni può rivelarsi un successo anche in campo lavorativo: «vincere un premio così importante davanti ad una giuria di chef, soltanto al terzo giorno di lavoro, mi ha ripagata di ogni sforzo, mi ha incoraggiato e fatto capire di aver preso la strada giusta. Da qualunque posto tu venga, se hai la forza ed il coraggio per superare le paure, puoi davvero realizzare i tuoi sogni».

RAFFAELLA CARUSO

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