La lotta dei precari dei vigili del fuoco è solo una questione di sentimento d’amore dal valore di 48 ore

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Ancora una giornata di lotta per i lavoratori precari dei Vigili del Fuoco aderenti all’Unione Sindacale di Base, provenienti appunto da tutta Italia, che hanno protestato a Roma per il loro diritto al lavoro e la loro assunzione sotto il Ministero del Lavoro – in contemporanea si è espletato anche un Sit-In di protesta a Catania. Nuovamente, ancora oggi, tutti i lavoratori precari dei Vigili del Fuoco hanno voluto ricordare e rinfrescare la memoria (ANCORA UNA VOLTA) al Ministro Luigi Di Maio nei riguardi di una LEGGE già immessa in G.U. (Assunzione di tutto il personale precario VV.F. attraverso la procedura di Stabilizzazione), ma che ad oggi non trova riscontro e messa in atto e lascia ancora una volta tutto questo personale appeso su di un filo, poiché non è ancora uscito il Decreto di assunzione con a seguito il Bando della suddetta Legge approvata. Una delegazione dei precari VV.F. è stata ricevuta per fare il punto della situazione, gli organi competenti nello stesso incontro hanno risposto all’O.S. che entro e non oltre le 48 ore verrà istituito tempestivamente un tavolo tecnico per chiudere definitivamente questo calvario di tutti questi lavoratori che giustamente attendono da moltissimo tempo la loro stabilizzazione. I lavoratori precari VV.F. all’unisono hanno deciso di concedere queste quarantotto ore di tempo per risolvere tale problematica, diversamente se non vi sarà questo tavolo o risposte esaustive, Lunedì 1 ottobre 2018 ritorneranno in piazza sempre sotto il Ministero del Lavoro, poiché il tempo è scaduto ed il tempo delle chiacchiere è finito, ci vogliono i fatti, perché i lavoratori non possono essere presi in giro o essere trattati come delle palline da bigliardo. Ecco perché la rivoluzione dei precari dei Vigili del Fuoco è e sarà sempre un sentimento d’amore, e la critica o le prese in giro che mettono in discussione il sentimento “amore” sono parenti dell’imbecillità e della stupidità, distinguersi dalla massa e raggiungere gli obiettivi equivale a mettere in gioco ogni parte di noi stessi ed è così che arriveremo alla conclusione di questa punizione immeritata che si chiama precariato, lottando e facendoci spazio tra chi non ha mai creduto che il lavoro dei precari dei Vigili del Fuoco ha ricoperto un ruolo essenziale per il funzionamento del servizio tecnico urgente, ma soprattutto abbiamo dovuto accettare ed affrontare ogni sorta di ostacolo per non essere mai calpestati e fino alla fine faremo valere il nostro operato.

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