Cara dottoressa,
vorrei chiederle dei chiarimenti riguardo l’abbronzatura: è vero che alcuni alimenti, come ad esempio le carote, la favoriscono? Grazie mille
Sara
Carissima Sara,
per prima cosa chiariamo cosa sia realmente l’abbronzatura. Si tratta di un meccanismo di difesa che la nostra pelle mette a punto per proteggersi dall’esposizione ai raggi solari. Quando ci esponiamo al sole, i melanociti stimolano l’attività della melanina, un pigmento naturale che è responsabile del colorito dell’epidermide, dell’iride degli occhi e del colore dei capelli, la cui attività e quantità dipende anche dalle caratteristiche genetiche di ognuno di noi. Scurendosi, la pelle crea uno “schermo” il cui compito è appunto quello di proteggere gli strati sottostanti dalle pericolose radiazioni ultraviolette del sole.
Veniamo alla domanda, esistono cibi che favoriscano la tintarella? In tanti sono erroneamente convinti che il beta-carotene, un pigmento di colore arancione contenuto in carote, fragole, arance rosse, prugne, pomodori ecc., stimoli l’attività della melanina e quindi favorisca l’abbronzatura. Niente di tutto questo è vero! Ma allora, perché c’è questa credenza? Perché vengono venduti integratori a base di carotene per favorire la colorazione brunastra della pelle o ancora si consiglia una scorpacciata di carote prima di andare al mare? Semplicemente perché il beta carotene tende ad accumularsi nella pelle e nel tessuto adiposo, conferendo un tipico colore arancione, facendoci così credere che sia in grado di stimolare l’abbronzatura. L’affetto è solo dovuto al fatto che il colore arancione si unisce al brunastro creato dalla melanina, conferendo alla nostra tintarella quel bellissimo riflesso dorato.
Dott.ssa Lorena Muzzupappa
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