La nutrizionista risponde: Non riesco a bere molta acqua, come faccio?

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Cara dottoressa,

sono una casalinga di 37 anni e mi rendo conto di bere pochissima acqua. C’è qualche modo per spingermi a bere di più, qualche trucchetto? Grazie mille

 

Cara signora,

credo che il suo “problema” sia comune a moltissime persone e per questo la ringrazio per la domanda perché credo che  sarà d’aiuto a tanti.

L’acqua è un nutriente essenziale alla vita tanto che, nella più recenti piramidi alimentari, occupa il primo posto alla base. Le quantità giornaliere raccomandate variano da 1,5 a 2 l in condizioni standard. Tuttavia, se ci troviamo in estate in cui la sudorazione è profusa o se lavoriamo sotto il sole, se siamo quindi in condizioni estreme, è opportuno aumentare l’introito di acqua.

Ma come fare a bere anche quando non abbiamo sete? Una gran parte di acqua la introduciamo anche con gli alimenti ma tuttavia non basta a coprire il fabbisogno ed è necessario per tanto ricorrere all’acqua vera e propria. Un banalissimo trucco può essere quello di utilizzare delle bottiglie da mezzo litro, pratiche anche da portare in borsa, in modo da avere sempre a disposizione una dose di acqua non troppo eccessiva, la quale spesso ci manda in confusione.

Un altro trucchetto utile arriva dalla tecnologia. Sono state inventare delle applicazioni che funzionano come dei veri e propri promemoria per bere: si crea il proprio profilo, si imposta la quantità di acqua che di desidera bere e il tempo in cui la si vuole bere, si stabilisce la capacità del nostro bicchiere ed il gioco è fatto: il nostro smartphone, smartwatch o tablet squillerà di tanto in tanto per ricordarci di bere e coprire il nostro fabbisogno idrico.

Infine vorrei ricordarle che la sete è uno di quei meccanismi che una volta innescato, procede autonomamente: se inizia a bere di più, il suo corpo, in automatico si abituerà al maggiore quantitativo di acqua innescando lo stimolo della sete che così la porterà a bere ulteriormente. Quindi, si tratta di un’abitudine semplice da prendere.

Dott.ssa Lorena Muzzupappa

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