Il Consigliere Nazionale dell’Ordine dei Biologi Laurendi: ”Presto in Calabria una Scuola Permanente di Biologia Forense”
La biologia forense applicata al processo civile e penale. E’ stato questo il tema al centro del convegno nazionale organizzato dall’Ordine dei Biologi tenutosi oggi nella Sala Federica Monteleone del Palazzo del Consiglio Regionale della Calabria.
Reggio Calabria ancora una volta protagonista del circuito scientifico nazionale, con la presenza dei maggiori esperti nell’ambito della biologia forense che si sono alternati in un avvincente simposio che ha coinvolto centinaia biologi e addetti ai lavori.
La ricerca tecnico biologica, la genetica forense, l’accertamento delle corrispondenze all’interno delle indagini condotte dalle forze di polizia e poi il riscontro delle prove scientifiche nell’ambito del processo civile e penale. Questi i temi al centro di un dibattito di altissimo profilo scientifico, il primo nel Meridione d’Italia a mettere a confronto tecnici, biologi, avvocati, forze dell’ordine e magistratura.
Presenti al Convegno il il Presidente del Tribunale di Reggio Calabria Luciano Gerardis, il Dirigente del Gabinetto Regionale di Polizia Scientifica della Polizia di Stato Diego Trotta, il Direttore Analisi Chimiche della Polizia Scientifica Stefano Loddo, il Comandante della Sezione Biologica del Ris (Reparto Investigazioni Scientifiche) di Messina Carlo Giovanni Romano, il Docente di Genetica del Dipartimento di Scienze Biologiche e Ambientali dell’Università di Messina Orazio Romeo e il Magistrato del Tribunale di Reggio Calabria Adriana Trapani. A relazionare sul tema anche il massimo esperto di biologia forense nel panorama nazionale e Docente dell’Università di Tor Vergata Professor Emiliano Giardina, insieme al Presidente Nazionale dell’Ordine dei Biologi Ermanno Calcatelli, al Consigliere Nazionale reggino dell’Ordine dei Biologi Domenico Laurendi e il Consigliere dell’Ordine degli Avvocati di Reggio Calabria Mario Plutino.
”Ritengo che gli sviluppi scientifici all’interno dell’ambito legale siano sempre più preminenti – ha commentato il Professor Emiliano Giardina, protagonista della recente svolta delle indagini sul caso dell’omicidio della piccola Yara Gambirasio – è molto importante affermare che la prova scientifica è uno degli aspetti fondamentali del processo. L’Italia ha la scuola di biologia forense più importante al mondo, tanto che i nostri biologi sono molto richiesti all’estero. Il nostro compito è quello di sviluppare queste capacità e renderle sempre più spendibili per una corretta gestione delle documentazioni e degli accertamenti processuali”.
Soddisfatto della riuscita dell’iniziativa il Consigliere Nazionale e Delegato reggino dell’Ordine dei Biologi Domenico Laurendi. ”Il Convegno di oggi – ha commentato Laurendi – rappresenta l’ennesimo segnale dell’ottimo lavoro che stiamo portando avanti sul territorio di Reggio Calabria. La biologia forense rappresenta un settore in pieno sviluppo sul quale l’Ordine sta puntando molto, anche per via della grande attenzione che si riscontra da parte di studenti e giovani colleghi. Scienza e diritto, due materie apparentemente cosi distanti, si intrecciano nell’ambito processuale attraverso una sinergia finalizzata alla ricerca della verità giuridica. Il nostro obiettivo è quello di istituire in Calabria una Scuola permanente di Biologia Forense che possa contribuire a livello regionale, in collaborazione con le istituzioni giuridiche, ad un iter processuale sempre più rapido, equo e scientificamente vero”.