Al termine della realizzazione del progetto “I giovani e la legalità”, curato dalla professoressa Carmela Tripodi, referente per la legalità della sede IPIA, con la collaborazione dei proff. Carmelo Parisi e Sebastian Ragonese, per il terzo anno consecutivo, l’Istituto Professionale per l’Industria e l’Artigianato “G. Ferraris” di Palmi, ha organizzato un convegno che si è tenuto sabato 17 maggio presso l’Aula magna dell’Istituto Tecnico Agrario avente come tema: “ Una scelta di coraggio” imprenditoria legale e sostenibile”, finalizzato a sensibilizzare gli alunni sull’importanza del vivere all’insegna della legalità nella società e nel mondo del lavoro e ad incoraggiarli ad intraprendere iniziative imprenditoriali di lavoro che tendano al loro cambiamento personale e del territorio su cui opereranno.
Il convegno ha avuto come protagonisti gli alunni delle classi IV e V delle tre sedi IPIA, ITA e ITC dell’Istituto “L. Einaudi” di Palmi ed illustri relatori nelle persone di:
– Sua Eccellenza il Vescovo della diocesi Oppido Palmi, Monsignore Francesco Milito
– il rappresentante di ” Libera” per il nostro territorio, don Pino Demasi;
– l’assessore della Provincia di Reggio
Calabria al Personale Relazioni Sindacali ed Attività Produttive,dott. Domenico Giannetta;
– il Sindaco di Melicucco nonchè docente IPIA prof. Ing Francesco Nicolaci;
Al convegno erano presenti esponenti delle varie associazioni culturali del territorio, autorità civili e militari nelle persone del Maresciallo del Comando Stazione Carabinieri di Palmi Dott. Enrico Nicolò accompagnato dall’appuntato scelto Giuseppe Grasso.
Dopo il saluto del Dirigente scolastico, dott.ssa Carmela Ciappina, la prof.ssa Carmela Tripodi ha sintetizzato alla numerosa platea gli argomenti affrontati durante lo svolgimento del progetto ed ha parlato delle finalità che l’hanno spinta a scegliere questa tematica.
“Legalità e giovani sono al centro dei nuovi modelli di fare impresa- ha affermato la docente – ed è per questo che abbiamo pensato di coinvolgere quest’anno i nostri studenti sui temi dell’auto-imprenditorialità giovanile orientata alla sostenibilità, per proporre una risposta al grave problema della disoccupazione giovanile e al contempo invogliarli a contribuire allo sviluppo sostenibile del mondo produttivo reggino in generale e della Piana di Gioia Tauro in particolare”.
Ad introdurre i lavori del convegno sono stati alcuni alunni delle classi IVA e VB dell’IPIA che hanno prodotto un lavoro multimediale sul grave problema della disoccupazione nel sud Italia,proponendo modelli di nuovi imprese giovanile sostenibili e legali e dando anche consigli ai compagni su come avventurarsi in nuova attività di auto imprenditorialità. Le immagine hanno fatto vedere gli alunni impegnati durante le attività di stage e alternanza scuola lavoro in aziende del nostro territorio reggino e nazionale, ragazzi orgogliosi di mettere in pratica le conoscenze apprese e di portele trasformare in competenze spendibili nel mondo del lavoro e per la realizzazioni di se stessi.
Nella duplice veste di docente IPIA nonché Sindaco di Melicucco, il prof. Francesco Nicolaci ha fatto da moderatore tra le varie autorità presenti, incoraggiando i ragazzi in sala, con esempi tratti dalla sua esperienza quotidiana di autorità locale, a non arrendersi alle prime difficoltà e a non seppellire i sogni, ma a rimboccarsi le maniche e lottare per la loro realizzazioni perché, ha affermato : “ La cosa più brutta è accorgersi che qualcuno ha fatto ciò che tu hai sempre sognato di fare, ma non hai avuto il coraggio di realizzare”.
A seguire, il dott. Domenica Giannetta ha focalizzato il suo intervento sull’aspetto economico e burocratico di fare impresa, illustrando i vari provvedimenti finanziari in corso sia a livello nazionale che europeo per agevolare la nascita di nuove imprese giovanile ecosostenibili ed ha suggerito che bisogna puntare per il rilancio dell’economia del nostro territorio sulle attività agroindustriali, sul turismo e sulla qualità e specificità di alcuni prodotti calabresi come il bergamotto.
L’intervento di Don Pino De Masi ha lasciato un segno sui presenti in sala perché ha parlato della lotta che l’associazione Libera da dieci anni fa contro la mafia a sostegno delle imprese taglieggiate dalla malavita e spesso costretti a chiudere o a trasferirsi. Ha affermato che : “Per realizzare un’impresa sul nostro territorio si deve prima fare una di queste tre scelte: inserirsi in un contesto mafioso, scappare dalla propria terra o fare una scelta di coraggio. In quest’ultimo caso per molti sarà difficile continuare ma è anche un loro diritto rimanere sul territorio e costruirsi il presente e futuro”. Il motto dei soci della valle del Marro libera terra, fondata da ragazzi obiettori di coscienza nel 2005, in seguito alla legge Pio La Torre, grazie alla quale le terre confiscate alla mafia nella Piana di Gioia Tauro diventarono terre coltivabili dalla cooperativa che oggi danno lavoro a 15 ragazzi a tempo pieno e a 15 persone stagionali era: “ Il sogno si fa segno” oppure “cambiare per restare e restare per cambiare” e così è stato e sarà. Restando non solo hanno fatto una scelta di coraggio ma hanno dato sviluppo e dignità alla nostra terra.
Il convegno si è concluso con l’intervento mirato ed appassionato di Sua Eccellenza il Vescovo della diocesi Oppido-Palmi Francesco Milito il quale ha esordito dicendo che: “La scuola è, al pari di tutte le altre autorità, un’istituzione e come tale deve collaborare con esse ed educare alle istituzioni perchè solo operando insieme si può creare legalità” . Il cuore della legalità, secondo il Vescovo, è l’onestà e, anche se essere onesti oggi non è facile, il futuro è dell’onestà e chi gioca su questo punto vince sempre. La scuola per prima deve essere quindi manifestazione di onestà e di incoraggiamento alla legalità.
L’esortazione che il Vescovo ha fatto ai giovani in conclusione dell’incontro è quella di “ non arrendersi mai, di non perdere il tempo prezioso che stanno vivendo a scuola, di valorizzarlo perché dalla scuola bisogna uscire con qualche elemento di luce in più che faccia scattare l’intuizione che solo una mente colta sa sfruttare la massimo e mettere a sfrutto”.
Da questo incontro siamo usciti tutti più arricchiti e non solo di informazioni.
I giovani hanno recepito che vivere all’insegna dell’onestà e nel rispetto delle regole paga sia socialmente che economicamente.
Non bisogna però arrendersi e credere che le cose nella nostra Calabria non possano cambiare perché pensare in negativo è già una sconfitta.
Puntare quindi sull’auto- imprenditorialità giovanile orientata alla sostenibilità può esser una risposta al problema della disoccupazione in Calabria e un’arma per vincere su una crisi come quella attuale che non è solo economica ma culturale e sociale e morale.