Come può la fede cristiana ritrovare un ruolo e un riconoscimento pubblico nell’attuale società secolarizzata e scristianizzata? A questa difficile domanda proverà a dare una risposta compiuta l’associazione laicale Alleanza cattolica attraverso una mostra d’arte che ha come oggetto <La via della bellezza – ragionare sull’arte> e che sarà allestita all’interno della chiesa di San Giorgio al Corso a partire dal 17 settembre fino a tutta la giornata di sabato 23.
La mostra sarà inaugurata da un convegno previsto, domenica 17, alle ore 19.30 sempre presso la chiesa di San Giorgio al Corso, e al quale parteciperanno don Demetrio Sarica, direttore dell’Ufficio diocesano per i beni culturali, insieme al professore Daniele Fazio, membro di Alleanza cattolica e docente di filosofia. Durante il dibattito, moderato da Federico Minniti, giornalista di Avvenire, si cercherà di scoprire l’importanza dell’arte come strumento capace di unire credenti e non credenti sulla via del mistero di Dio. La via della bellezza, quindi, come strumento di evangelizzazione e per raggiungere la Verità, uno strumento molto potente, da riscoprire in questi tempi dove il relativismo ed il nichilismo sembrano aver “inculturato” le società occidentali con un conseguente imbruttimento delle stesse.
In questo viaggio sulla bellezza antica e anche modera, sarà protagonista il magistero di papa Benedetto XVI insieme a quello del suo successore Francesco. «Che cosa può ridare entusiasmo e fiducia, che cosa può incoraggiare l’animo umano a ritrovare il cammino, ad alzare lo sguardo sull’orizzonte, a sognare una vita degna della sua vocazione se non la bellezza?» si domanda Ratzinger, con grande attualità, rivolgendosi agli artisti radunati nella Cappella sistina nel novembre del 2009. La bellezza, infatti, arretra sempre più nelle nostre città ormai coinvolte in ritmi sempre più frenetici ed organizzate non più in armonia secondo la bontà ma finalizzate piuttosto al soddisfacimento di interessi economici e bisogni consumistici. Ne fa le spese l’essere umano che non si impoverisce solo socialmente o materialmente ma arretra anche e soprattutto spiritualmente come brillantemente sottolineava già Paolo VI nel suo messaggio rivolto agli artisti alla chiusura del Concilio vaticano II: <Questo mondo nel quale viviamo ha bisogno di bellezza per non sprofondare nella disperazione. La bellezza, come la verità, è ciò che infonde gioia al cuore degli uomini, è quel frutto prezioso che resiste al logorio del tempo, che unisce le generazioni e le fa comunicare nell’ammirazione. E questo grazie alle vostre mani. Ricordatevi che siete i custodi della bellezza nel mondo>. Un bisogno intimo ed esistenziale dell’Uomo che può essere colmato proprio dall’impegno e dalla testimonianza del mondo cattolico perché, come affermava papa Francesco nel marzo del 2013 in udienza con i rappresentanti dei media, «La Chiesa esiste per comunicare proprio questo: la Verità, la bontà e la bellezza “in persona”. Dovrebbe apparire chiaramente che siamo chiamati tutti non a comunicare noi stessi, ma questa triade esistenziale che conformano Verità, bontà e bellezza».
La mostra sarà ad ingresso gratuito ed il convegno di domenica si concluderà con un dibattito interattivo fra i partecipanti. Per entrambe gli appuntamenti L’avvenire di Calabria sarà media partner.