Latitanti rumeni in fuga dall’Italia, arrestati

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Altri due latitanti rintracciati grazie alle indagini della Compagnia Carabinieri di Bianco (Rc). Crisan Giusi, 32enne, e SpiciucMarian Augustin, 42enne, entrambi rumeni, sono stati arrestati in patria, in due distinte occasioni, dalla polizia rumena. Erano entrambi ricercati in Italia: il primo per associazione per delinquere finalizzata alla commissione di truffe; il secondo per violenza sessuale e corruzione di minorenne. Decisive, ancora una volta, le informazioni fornite dalla Stazione Carabinieri di San Luca (Rc).

Continuano le indagini della Compagnia di Bianco, e in particolare della Stazione di San Luca, finalizzate a individuare latitanti. E con quello di oggi, siamo a quattro soggetti rintracciati.

A farne le spese, questa volta, altri due ricercati di nazionalità rumena. Il primo, Crisan Giusi, 32enne, è stato arrestato lo scorso 22 giugno proprio in Romania dalla polizia locale, in forza di un mandato d’arresto europeo emesso dalla Procura di Rimini. Il blitz è avvenuto su indicazione dei Carabinieri della Stazione di San Luca, che sono riusciti a localizzarlo a Timisoara, in Romania, al termine di una complessa attività di indagine, svolta anche con la collaborazione della polizia rumena e dei Carabinieri di Rimini. L’uomo si era reso irreperibile nel maggio 2020, quando il G.I.P. del Tribunale di Rimini aveva emesso nei suoi confronti unordinanza di custodia cautelare in carcere per il reato di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di truffe. Fondamentale, per rintracciarlo, il monitoraggio dei siti di vendita di auto: i Carabinieri di San Luca, infatti, si sono accorti che stava continuando, dall’estero, a frequentare siti di vendita online, proprio con lo stesso modus operandi con cui, in Italia, è stato accusato di associazione per delinquere finalizzata alla truffa.

Il secondo soggetto, Spiciuc Marian Augustin, 42enne, è stato rintracciato dalla Polizia rumena a Borsa, nella contea di Maranures, proprio su indicazione della Stazione di San Luca. Sull’uomo, irreperibile dal dicembre 2018, pendeva un ordine di esecuzione per la carcerazione emesso dalla Procura Generale della Repubblica presso la Corte d’Appello di Torino, dovendo espiare una pena di oltre due anni per i reati di violenza sessuale in concorso e corruzione di minorenne, commessi a Torino nel 2009.  

Fondamentale, in questo senso, il costante supporto di SI.RE.NE, l’ufficio del Dipartimento della Pubblica Sicurezza che assicura il raccordo con le polizie estere, per facilitare la cooperazione internazionale. Per entrambi saranno avviate le procedure di estradizione, al fine di consentire il loro rientro in Italia.

Quelli di oggi non sono i primi latitanti recentemente rintracciatidai Carabinieri del Comando Provinciale di Reggio Calabria. È di aprile l’arresto, in Germania, di Polistena Santo, rintracciato dalla Compagnia di Palmi. Un altro latitante, sempre di nazionalità rumena, il 53enne Lacatus Viorel, è stato preso nel giugno scorso in Romania, sempre su attivazione della Stazione di San Luca. Risale al marzo scorso, infine, la cattura di Cesare Antonio Cordì, inserito ai vertici dell’omonima famiglia di ‘ndrangheta di Locri (Rc). Latitante dal settembre dell’anno scorso, su di lui pendeva un’ordinanza di custodia cautelare in carcere per associazione di tipo mafioso e trasferimento fraudolento di valori. Fino a quando non è stato stanato, con un blitz dei Carabinieri della Compagnia di Bianco, in una abitazione di contrada Marinella, a Bruzzano Zeffirio (Rc).

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