Nello scorso mese di Dicembre siamo stati costretti a denunciarre pubblicamente le precarie condizioni della sede del Giudice di Pace di Laureana di Borrello. Tali problemi, di sicurezza dei luoghi di lavoro, sono stati sottoposti all’attenzione del Servizio Prevenzione Igiene e Sicurezza sugli Ambienti di Lavoro (SPISAL), al fine di tutelare la salute dei lavoratori distaccati dal Comune che prestano servizio agli uffici del Giudice di Pace. L’intervento dello SPISAL ha generato tutta una serie di prescrizioni, nei confronti dell’Amministrazione Comunale, proprietaria dell’immobile, relativamente ad alcuni interventi strutturali necessari per mettere a norma i luoghi di lavoro. A sua volta il Comune, in data 26 Febbraio 2015, avviava i lavori di ripristino dell’anzidetto immobile destinando tre operai ma, dopo solo 7 giorni i lavori venivano sospesi. Questo discutibile intervento ha semplicemente segnato una fase di inizio lavori con detriti e polvere sparsi dappertutto. In verità, nulla di serio ma, soltanto una parvenza di lavori iniziati senza alcuna programmazione. Forse si tratta di una finta riparazione per dimostrare la volontà di voler asseverare alle prescrizioni dello SPISAL?. Intanto l’indecenza dei locali è sotto gli occhi di tutti: cumuli di calcinacci e polvere sparsa sui mobili, sui faldoni contenenti documenti di causa, sugli scaffali degli archivi, ecc. ecc.. Insomma una condizione di igiene e sicurezza ancor più grave di quella in cui si trovavano i locali prima dell’inizio lavori. Nonostante il “cantiere aperto”, il lavoro del Giudice di pace continua e gli avvocati frequentano quotidianamente questi uffici per chiedere le formule esecutive delle cause, depositare nuove cause e quant’altro attiene i processi. Una pardossale situazione dove il Cancelliere deve districarsi nel cantiere aperto per cercare i documenti impolverati. Una vergogna intollerabile per un ufficio dove si esercita la Giustizia. Da un mese a questa parte in mezzo a detriti, muffe e pezzi di soffitto, rimossi dalle strutture murarie, si vive una allucinante realtà sicuramente pericolosa e offensiva nei confronti dei lavoratori e della Giustizia. Intanto i due dipendenti comunali sono costretti a subire una condizione igienica e di sicurezza che mette a rischio la propria salute, sia per quato riguarda l’apparato visivo (occhi gonfi e bruciori), sia quello respiratorio. Pur tuttavia il rischio vero e di dover continuare l’attività del Giudice di pace in questi ambienti malsani e indecorosi adibirti a discarica di materiale e impregnati di cattivi odori.
D’altro canto il Giudice si è stancato di scrivere continuamente senza avere risposte, così come ha fatto negli ultimi anni. Questa volta è stata la dipendente comunale con funzioni di Cancelliere a sollevare il problema attuale della sospensione dei lavori ma, a distanza di oltre 10 giorni non è successo nulla. Adesso si attende un nuovo intervento dello SPISAL con l’auspicio che questo importante servizio dell’Azienda Sanitaria Provinciale riesca a far garantire l’igiene e sicurezza e, quindi, il rispetto della Legge in un luogo dove si esercita la Giustizia.
IL SEGRETARIO GENERALE S.U.L.P.I.
Giuseppe Gentile