Il Gruppo Consiliare della Lega è molto preoccupato di quello che sta accadendo a Rosarno e della mancanza di misure incisive e adeguate. È notorio a tutte le Istituzioni che oltre al campo containers in contrada “Testa dell’Acqua” vi siano altre zone della città che vedono centinaia di migranti vivere in condizioni disumane. Si tratta di zone centralissime come la zona sottostante il Bellavista (cd. Ospizio), il rione delle “case nuove”, la zona retrostante il vecchio Municipio. Si tratta di zone ove i migranti abitano numerosi nelle abitazioni e, spesso, anche le Forze dell’Ordine hanno avuto difficoltà a portare la “calma” dopo momenti di tensione. La vita per gli italiani, in dette zone, risulta completamente disagiata e limitata. Ebbene, in tali zone non sembra che siano stati eseguiti controlli sanitari e tamponi. Eppure, vi è promiscuità e trattasi di persone che hanno, certamente, incontrato gli altri colleghi sui campi di lavoro. Non possiamo voltarci dall’altra parte per come sembra che si stia facendo! Tutti concentrati nella zona dei containers a Testa dell’Acqua, ma nessuno si interessa delle altre zone che potrebbero diventare dei focolai pericolosi! La Lega, che, ripetesi, sulle condizioni disumane di vita dei migranti ha portato avanti una lunga battaglia tra la indifferenza ed il fastidio manifestato dalle Istituzioni, ritiene e chiede che anche queste zone vengano controllate per evitare che poi sia troppo tardi. Molte persone sono scappate dall’attuale “zona rossa” oggi chiusa e non si ha conoscenza di dove siano andate. Certo è che vi sono stati, sicuramente, incontri con gli altri migranti e, quindi, vi può essere un pericolo di contagio. Sarebbe opportuno che le tante cecità del passato comincino ad essere superate e che si apprestino delle misure prudenziali ed adeguate per evitare il contagio e non affrontare questo quando già si trova in fase avanzata. È indispensabile, quindi, che tutte le zone ove vi sono agglomerati di migranti venga controllata e monitorata sia per la salute di questi che per quella dei rosarnesi. Ci auguriamo che, finalmente, le Istituzioni aprano gli occhi e vedano come è ridotta Rosarno e le difficoltà di vita di tutti gli abitanti indipendentemente dal colore della pelle.