“L’irresponsabilità genitoriale è il fattore che maggiormente determina l’emergenza educativa in atto, che mai prima d’ora ha conosciuto tinte così forti”.
E’ quanto dichiara Antonio Marziale, Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza della Regione Calabria, “nell’apprendere che a Catanzaro, un torneo calcistico della categoria ‘pulcini’, il Final Four, non ha potuto avere luogo a causa di un pesantissimo alterco tra genitori in tribuna, determinato da una decisione arbitrale”.
“Quanto accaduto – prosegue il Garante – rappresenta fedelmente una realtà che deve essere indagata nel profondo. Non è possibile nemmeno immaginare lontanamente una generazione in età evolutiva educata se gli adulti di riferimento sono questi”.
Per Marziale: “Le radici di questo disordine sono da individuare nella linea sottile che divide il calcio e lo sport in generale dallo show business, per cui accompagnare i figli a giocare diventa progetto di riscatto sociale ed economico. Ecco allora, che le esigenze psicofisiche dei bambini fanno presto a cedere il passo alle insane bramosie di successo e denaro di genitori scriteriati”.
“Lo sport è confronto – incalza il sociologo – che educa i bambini e gli adolescenti al rispetto delle regole. Se imparano a rispettare le regole del gioco sapranno rispettare le regole del vivere civile. Se imparano a perdere una partita sapranno gestire le inevitabili sconfitte della vita”.
“Adesso – conclude il Garante – è necessario riparare alla delusione di quei bambini. Suggerisco d’invitare i genitori responsabili dei disordini a rimediare partecipando alla riorganizzazione del torneo e chiedendo platealmente scusa ai piccolini ad inizio gara”.