L’ITIS e la didattica dell’umanità – La scuola polistenese avanguardia su politiche sociali, inclusione e parità di genere

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La scuola polistenese avanguardia su politiche sociali, inclusione e parità di genere

Insegnare è lasciare un segno, ma tanto più questo segno genera consapevolezza del ruolo sociale degli alunni, tanto meglio avrà agito una scuola. L’ITIS di Polistena integra il suo curriculo con le tematiche sociali, l’attualità, l’educazione alla cittadinanza e alla gestione dele relazioni.
Non solo condivisione in aula, ma rappresentazioni, musica, immagini, testimonianze, incontri e tutto ciò che può far maturare una nuova consapevolezza in termini di umanità e solidarietà.
L’ampio auditorium “Roberta Lanzino” è stato teatro – pieno e vivo – di alcune iniziative con al centro l’interazione tra studenti, associazioni, enti. In ordine all’attenzione nei confronti dell’universo della disabilità e dell’inclusione, è stato ospitata una kermesse promossa in collaborazione con il “Centro Servizi per il Volontariato dei Due Mari”. Un’ampia riflessione sulle buone pratiche di inclusione e anche sul ruolo fondamentale che la scuola e le associazioni svolgono nel far sì che la disabilità non significhi disagio e marginalità. Proprio la Dirigente Scolastica Simona Prochilo ha voluto sottolineare come «la nostra scuola sia un laboratorio di buone pratiche, una comunità educante che non lascia indietro nessuno. Sappiamo che la nostra realtà non è semplice per tanti fattori concomitanti che restringono il campo delle scelte e, spesso, dei diritti. Ma proprio da qui, con le sinergie più ampie, stiamo lavorando ad un modello di società più giusta, basata sull’equità e sul coinvolgimento di ciascuno». Una scuola con la mano tesa, dunque, che è stata ringraziata anche da Giuseppe Pericone, direttore del CSV, affiancato dai volontari di altre benemerite associazioni come AISM, Il Samaritano e Solidal’è. Nel corso della mattinata è stato premiato l’allievo Samuele Marra, vincitore del premio “Scatti di valore”, con il quale ha dimostrato di saper superare le difficoltà, lanciando un messaggio di grande inclusione. Fondamentale, per il grande risultato raggiunto, il lavoro del Dipartimento di Grafica e Comunicazione dell’ITIS. Un ponte ideale, inoltre, che ha unito le associazioni con l’attuale e fondamentale riflessione sulla violenza di genere, sui femminicidi e la discriminazione femminile. In questo caso è sceso in campo il Dipartimento “ChallengedPeople”– coordinato dal docente Franco Rizzo – che ha articolato una manifestazione conclusiva di una settimana intera di eventi dedicati all’educazione e alla formazione contro la violenza sulle donne. L’auditorium si è tinto di rosso, per l’occasione, con ragazze e ragazzi protagonisti, insieme, nel recitare pièce originali, letterarie, musicali, presentando poster e immagini per sensibilizzare, anche con potenza visiva, sui temi della violenza di genere.
E non poteva mancare, in una scuola che ha deciso di dedicare il suo auditorium alla memoria di Roberta Lanzino, proprio un evento promosso dalla Fondazione a lei dedicata. La partnership tra questa colonna del sostegno e supporto alle donne vittima di violenza, e l’ITIS è più forte che mai, e si sostanzia nel “Progetto Pollicino” con percorsi di educazione alla legalità e al rispetto. Studentesse e studenti si sono confrontati, con il coordinamento della docente Melania Scarcella, con Matilde Spadafora Lanzino, madre di Roberta, giovanissima vittima di femminicidio nel 1988.
La potenza delle parole e delle azioni, quindi, contro ogni forma di violenza, assoggettamento, discriminazione: l’ITIS è «una scuola con fortissimi valori alla base della sua azione: rispetto e amore in primis. Sarà una lunghissima battaglia – ha concluso la Dirigente Prochilo – quella contro la barbarie e le violenze, ma avendo i nostri alunni con noi sappiamo che la vinceremo.

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