Ormai la Calabria vive una vera emergenza, isolata dal resto del Paese, la maggior parte delle Famiglie e Imprese calabresi subisce un disagio inenarrabile e inaccettabile, facendo grandi sforzi a resistere sul campo per poter condurre un’esistenza che di dignitoso, vi assicuro, ha ben poco.
Sembra che pochissimi, quasi nessuno, si accorgano di questo gravissimo CASO CALABRIA, una Regione che probabilmente il Governo centrale con i suoi fedelissimi corregionali fa finta di non vedere e di non sapere.
Purtroppo, la nostra Regione è praticamente commissariata, incapace di portare avanti un’attività amministrativa decente, anzi quella attuale alimenta quotidianamente una crisi drammatica che stà rendendo la vita difficilissima a tutti i nostri corregionali.
Ove non bastasse la situazione gravissima della sanità, dei rifiuti, della depurazione, del porto di Gioia Tauro, dei fondi comunitari, della burocrazia super devastante, negli ultimi mesi si è aggiunto anche il gravissimo isolamento autostradale che se dovesse continuare ancora per altri pochi mesi, a fine anno diventeremo certamente un territorio da terzo mondo , tanto per essere positivi e non catastrofisti!
Il Governatore Oliverio, la sua mini Giunta, il Presidente Scalzo, il Consiglio Regionale evidentemente non riescono a portare avanti quelle attività amministrative e istituzionali idonee per una Regione in vero stato di emergenza e depressa in tutti i settori più importanti e nevralgici che oggi per, riprendere un’uscita da questo tunnel negativissimo, hanno urgente necessità di mettere in campo un tempismo e un’attenzione fuori dal normale.
Una emergenza seria e gravissima che probabilmente la quasi totalità degli addetti ai lavori stanno prendendo gravemente sottogamba, producendo uno stato sociale in forte depressione che da qui a poco non sarà più sopportabile e accettabile se non si dovesse ricorrere ai ripari subitamente.
Malgrado i tanti annunci della politica nazionale e locale per quanto riguarda la mobilità, dalla società unica regionale per la gestione degli aeroporti calabresi, alla ripresa veloce dei lavori per ripristinare il collegamento interrotto a Laino Borgo e a un interesse alla mobilità ferroviaria e marittima che dovevano e potevano contribuire alla buona riuscita delle tante iniziative annunciate per gli altri settori produttivi, oggi ci ritroviamo soli, isolati e abbandonati da tutto e tutti.
L’EXPO e la prossima stagione estiva che potevano e dovevano rappresentare grandi occasioni e momenti di particolare sviluppo e benessere anche per tutti i calabresi, addirittura, se dovessimo continuare su questo trend negativo, si manifesteranno in fattori di grande discrimine nei nostri confronti perché alimenteranno considerevolmente le nostre negatività ed evidenzieranno le grandi differenze sociali ed economiche col resto del Paese con conseguenze che non voglio proprio immaginare.
Personalmente, operatore economico per tantissimi anni e addetto da tempo a cercare di rappresentare e accompagnare, nel miglior modo possibile, famiglie e imprese, insieme ai tantissimi amici che mi seguono spassionatamente da tanti anni, ci sentiamo abbandonati e praticamente impossibilitati anche a rimboccarci le maniche perché le condizioni generali e le politiche attuate della nostra Regione e dal Governo centrale non lo consentono per le ragioni sopraelencate e non solo.
Ripensate ancora per un attimo, se dovessimo passare questa prossima stagione estiva con l’isolamento attuale, a fine anno potremo ancora parlare di una Calabria in ripresa o di un territorio ancora vivibile? ci credo poco, anzi spero di sbagliarmi ma la mia discreta esperienza mi impone doverosamente di pensare diversamente e molto negativamente.
Auspico vivamente che la politica, ai vari livelli e a prescindere dalle appartenenze, si svegli e, fuori da ogni polemica personale e generale, si dia da fare per riavviare seriamente la macchina istituzionale e amministrativa regionale e nazionale, in caso contrario per i calabresi sarà un vero disastro.