“La vicenda ‘Terina’ è l’emblema di un’amministrazione regionale irretita dall’immobilismo”.
Ad affermarlo è il consigliere regionale della Casa delle Libertà, Giuseppe Mangialavori.
“Sui nodi salienti di sua competenza – aggiunge il rappresentante istituzionale – l’attuale compagine di governo calabrese ha dimostrato una preoccupante carenza di progettualità. Nettamente negativi i riflessi politici. Incondizionata, la solidarietà ai dipendenti della fondazione che da sette mesi non percepiscono lo stipendio. Un atto tutt’altro che rituale. Solidarietà umana ma anche politica. E tutto questo in considerazione di quanto emerge dai fatti. L’attuazione della riforma indotta dalla legge numero 24 del 2013 è risultata priva di riscontro ma ciononostante manca un’adeguata riflessione critica. E all’orizzonte non sembrano profilarsi ipotesi di lavoro, soluzioni politiche ed adempimenti amministrativi capaci di superare la fase di stallo”.
Ad avviso di Mangialavori, “I dubbi sul modus operandi della Giunta regionale sono molteplici. Anche sul caso in esame, non emerge alcuna appropriata indicazione; la politica latita e i problemi irrisolti diventano, col passare dei giorni, sempre più gravi. Intanto i dipendenti non percepiscono lo stipendio da sette mesi”.
“L’auspicio è che nei prossimi giorni – prosegue l’esponente della CdL – possa registrarsi un’azione politica ed amministrativa efficace e risolutrice. Rimangono evidenti le difficoltà dell’amministrazione targata Oliverio, incapace di portare, nella politica calabrese – conclude Giuseppe Mangialavori – quella ventata di cambiamento e positività tanto sbandierata ma, allo stato, rimasta lettera morta”.