Abbiamo già bocciato senza appello la proposta del registro comunale delle unioni civili in quanto illegali ed in quanto tali privi di ogni effetto giuridico. Ma tali registri risultano essere inutili anche perché tutti i diritti delle coppie conviventi non sposate (sia dello stesso sesso sia di sesso opposto) risultano essere già quasi totalmente riconosciuti dal nostro ordinamento giuridico.
È un falso problema, quindi, la questione dell’eredità. Infatti, attraverso un testamento è possibile trasmettere il proprio patrimonio a chi non avendo vincoli legali e/o familiari col testatore sarebbe escluso dalla successione legittima. Peraltro, oggi è anche possibile ricorrere agli strumenti del diritto volontario stipulando una polizza assicurativa o una pensione integrativa a beneficio del partner convivente. È un falso problema il subentro nel contratto di locazione della casa di comune di residenza. Infatti, tale contratto può essere stipulato congiuntamente dai due partner conviventi, ed in ogni caso la giurisprudenza costituzionale è già intervenuta riconoscendo il diritto di successione nel contratto di locazione a seguito della morte del titolare a favore del convivente. È un falso problema quello dell’assistenza sanitaria. Infatti, oggi già quasi tutti i regolamenti interni degli ospedali contemplano la possibilità di accesso ai conviventi. Né esiste una legge che impedisce al partner convivente di fare visita e/o assistere il compagno mentre è degente. La giurisprudenza riconosce, infine, la possibilità a conviventi di stipulare accordi o contratti di convivenza, purché siano diretti a realizzare interessi meritevoli di tutela secondo l’ordinamento giuridico. Si tratta in genere di accordi di natura patrimoniale che rientrano nella disponibilità delle parti, ad esempio la scelta e le spese per l’abitazione comune; l’amministrazione dei beni comuni; i diritti acquistati in regime di convivenza; ed altro ancora. In riferimento a tali accordi è notevole citare i “contratti notarili di convivenza”.
Considerato, quindi, che il registro delle unioni civili è illegale, considerato che i diritti dei conviventi sono già quasi tutti riconosciuti, questa amministrazione potrebbe aprire un più utile sportello informativo sui diritti delle coppie non sposate che, come abbiamo visto, esistono ma spesso loro stessi disconoscono. Questo sportello è stato già una nostra proposta presentata in Commissione e risulterebbe un servizio concreto e davvero utile.
Tutto questo sarà approfondito nel convegno dell’8 maggio, ore 18.30 presso la sala Calipari, #NonEsisteAlternativaAllaFamiglia insieme al magistrato Alfredo Mantovano.
Giorgio Arconte – rappresentante circolo reggino LMPT Italia