Mare Calabria – Nuova ordinanza di Occhiuto su depurazione

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“Stiamo lavorando alla depurazione da novembre. Abbiamo smaltito un migliaio di tonnellate di fanghi che ora non finiscono più a mare.”

Tutto ciò non bastava e quindi siamo intervenuti sugli impianti di sollevamento, grazie al contributo di molti sindaci che si sono messi a lavorare sulla depurazione. È un tema che risolveremo entro due o tre anni perché la Calabria ha molte abitazioni e molte attività economiche che non sono collettate, ma stiamo avendo già dei buoni risultati”.
Lo ha detto il presidente della Regione, Roberto Occhiuto, incontrando i giornalisti nella Cittadella.
“Non basta. Bisogna aumentare i controlli – ha aggiunto – sui lidi, sulle strutture ricettive, sui Comuni affinché esercitino anche loro attività di monitoraggio in quelle zone non a norma.
Per questo oggi(26 luglio) ho firmato una nuova ordinanza, che come sempre ho inviato alla Guardia di finanza, ai carabinieri, alle Capitanerie di porto ed alle Procure, con cui si dispone che i gestori degli stabilimenti balneari facciano controlli sull’efficienza dei loro impianti di depurazione e ne inviino gli esiti all’Arpacal. Stessa cosa dovranno fare le strutture ricettive e alberghiere.
Nell’ordinanza si dispone, inoltre, che i Comuni dei litorali costieri di tutta la regione facciano controlli a campione sulle aree non collettate e sulle strutture turistiche e inviino i risultati di tali controlli sempre all’Arpacal”.
“L’ordinanza di oggi, che probabilmente è impopolare – ha detto ancora Occhiuto – è anche necessaria per fare in modo che la cultura della depurazione, che non c’è mai stata in Calabria, si affermi sempre più. Perché il mare è una risorsa di sviluppo economico per la nostra regione”.

“Altro punto dell’ordinanza – ha affermato inoltre Occhiuto – riguarda gli autospurgo, che prima di effettuare ogni intervento dovranno inviare una Pec al Comune di riferimento ed all’Arpacal, segnalando i loro movimenti. Questo è molto importante perché altrimenti tutto quello che stiamo facendo sui depuratori e sugli impianti di sollevamento, rendendoli finalmente efficienti, rischia di produrre risultati inferiori rispetto a quanto ci attendiamo”. “Sono molto soddisfatto – ha detto ancora il presidente Occhiuto – del lavoro che è stato svolto finora. Mi pare che in molte realtà della regione in cui c’è stato storicamente un problema legato all’inquinamento, il mare oggi è invece cristallino. Ma, ripeto, non basta. È un problema che ha bisogno di interventi strutturali. La mia ambizione, inoltre, è quella di passare al soggetto unico per la gestione degli impianti di depurazione e di fare interventi sul sistema di collettamento. Anche perché la Calabria è una delle regioni che ha più procedure di infrazione su questo aspetto”.

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