Mario Maiolo, PD. Lettera aperta al vicesegretario nazionale del PD On. Lorenzo Guerin

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Riceviamo e pubblichiamo

Caro Lorenzo,

Come ho avuto modo di manifestarti in alcune occasioni di confronto, io immaginavo che il Partito Democratico in Calabria dovesse porsi alla testa di una proposta politica e programmatica che mettesse assieme tutte le energie positive presenti nella società, a prescindere dalle appartenenze politiche, per sottoporre agli elettori la prospettiva di un Governo di Responsabilità che potesse affrontare gli enormi problemi di una regione straordinariamente in crisi.

Rompere un sistema partitico malato e devastato dalle scorribande dei soliti noti gruppi di interesse che, introducendo categorie diverse, definisco i “nemici della Calabria”, coloro che non consentono la programmazione e la determinazione di regole trasparenti e che tengono la nostra regione in una condizione di sottosviluppo, a prescindere dalla coalizione di partiti che esce vincente dalle elezioni.

Il Partito Democratico non ha intrapreso questa strada ma ha avviato un processo ordinario d’individuazione del candidato a Presidente della Regione e sta ripercorrendo i soliti rituali di formazione di una coalizione senza un programma reale in una regione che di ordinario non ha proprio nulla, a iniziare da precariato, disoccupazione e povertà.

In questi ultimi giorni, di trepidazione e attesa, di scelte e decisioni importanti e definitive per il futuro della Calabria, ho avuto modo di incontrare diverse persone, tra le quali molti dei nostri elettori, che ancora ripongono nel Partito Democratico la fiducia (incrollabile?) di poter guidare il riscatto della Calabria dopo i disastri operati dall’uscente Giunta di Centrodestra che ci ha lasciato una Regione immobile e isolata dallo spirito di cambiamento che ha pervaso il Paese, per l’impulso dato da Matteo Renzi.

Dalle loro parole emerge una chiara preoccupazione: che il nostro Partito, pur avendo un grande potenziale vincente, possa cedere alle lusinghe del consenso facile, sacrificando sull’altare del mero successo numerico la voglia di cambiamento e di riforme delle quali il PD si è fatto carico e che rappresenta l’ultima vera possibilità per il riscatto della nostra Regione.

Risulta, a mio avviso, necessaria una proposta politica chiara e una netta distinzione da parte del Partito sugli uomini e le alleanze che si dovranno definire in vista delle prossime elezioni regionali. Non si può e non si deve stringere accordi, o ancora più gravemente, accettare il sostegno di liste di forze politiche, partiti e candidati che hanno organicamente preso parte alle politiche di Centrodestra negli ultimi quattro anni e che hanno sostenuto Scopelliti e la Giunta anche dopo le sue dimissioni, senza pentimenti di sorta.

Non possiamo nemmeno dimenticare che sono i consiglieri uscenti del Centrodestra ad aver votato l’attuale legge elettorale che determina i numeri di maggioranza e minoranza con l’altissimo rischio d’ingovernabilità.

La voglia di cambiamento che i cittadini calabresi hanno riconosciuto al PD nelle ultime tornate elettorali rischia di essere vanificata e dispersa attraverso manovre “al ribasso” alla ricerca di un facile consenso, puntando sul voto di scambio.

Il PD calabrese deve mantenere retto il timone e dimostrarsi, con coerenza, all’altezza delle sfide che la Calabria deve sostenere e dei problemi che i cittadini hanno il diritto di vedere affrontati seriamente e attraverso programmi credibili.

Sarebbe sconfortante, nei confronti della Calabria tutta, assistere a fenomeni di trasformismo e di conseguente ricattabilità che ingesserebbero in maniera definitiva, questa volta, lo spirito riformista del nostro Partito.

Sarebbe esiziale per il PD e per il Centrosinistra non poter far valere la propria riconoscibile coerenza contro la “coerenza populistica” del Movimento 5 Stelle e, soprattutto, nella sfida alla coerenza, contro i trasformismi, lanciata dalla candidata Presidente del Centro Destra.

Mi rivolgo a te con la consapevolezza che saprai farti garante di una linea politica unanimemente condivisa dall’Assemblea e della Direzione regionale del nostro Partito e che saprai essere custode geloso di un’impostazione netta e decisa di discontinuità con il recente passato, senza eccezioni di sorta.

Sono dell’idea che la coerenza e la conseguente costruzione di programmi in linea con la vocazione chiaramente riformista del nostro Partito, l’apporto di forze politiche e d’impegno civico che condividano una tale impostazione, coloro che io amo definire gli “Amici della Calabria”, una compagine nella quale i cittadini calabresi possano riconoscersi, sia il giusto viatico a un’affermazione netta della Coalizione di Centrosinistra e del suo candidato Presidente nelle prossime elezioni regionali.

 

Con stima e amicizia,

Mario Maiolo

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