Nella giornata di ieri primo ottobre, a Rosarno (Reggio Calabria) alla Contrada Bosco III Stradone, i Carabinieri della locale Tenenza, unitamente a quelli dello Squadrone Eliportato Cacciatori “Calabria” e della Compagnia Speciale del G.O.C. di Vibo Valentia, nell’ambito di un ampio servizio organizzato dalla Compagnia dei Carabinieri di Gioia Tauro (RC), teso alla repressione dei reati in materia di sostanze stupefacenti, hanno tratto in arresto GIOVINAZZO Rocco, di anni 72, già noto alle Forze dell’Ordine, e la propria moglie GIOVINAZZO Giovanna, di anni 70, per aver coltivato, prodotto e detenuto sostanza stupefacente del tipo cannabis indica (marijuana). In particolare venivano rinvenuti nr. 25 piante di canapa indiana dell’altezza media di mt. 02 presso un fondo agricolo di proprietà degli stessi e 6,4 kg. circa di sostanza stupefacente dello stesso tipo già essiccata e suddivisa in nr. 03 fusti all’interno di un casolare adibito ad essiccatoio. Al GIOVINAZZO è stato contestato, altresì, il reato di furto aggravato per aver sottratto, illecitamente, e da più di un decennio, energia elettrica alla società erogatrice ENEL, mediante rimozione di un sigillo apposto al contatore afferente ad una fornitura risultata cessata nell’anno 2001.
Al termine delle operazioni, gli arrestati venivano tradotti presso la propria abitazione, in regime di arresti domiciliari, così come disposto dal Sostituto Procuratore di turno della Procura di Palmi (RC), dott. COSENTINO Rocco.
Le indagini proseguono al fine di individuare i presunti acquirenti della predetta sostanza stupefacente che veniva prodotta a ciclo continuo; infatti una volta raggiunto il pieno stato vegetativo, le piante venivano estirpate e subito essiccate in quello che si presentava come un piccolo laboratorio ove la droga veniva anche confezionata in involucri piuttosto rudimentali.