Il numero di bambini maltrattati psicologicamente o corporalmente nelle scuole non può non definirsi emergenziale soltanto a leggere le cronache e fermo restando che il sommerso è di gran lunga superiore, da me tratto grazie a segnalazioni che troppi genitori mi indirizzano, salvo poi avere reticenza a denunciare. Così non si può continuare”. Questa la motivazione di fondo che domani porterà il Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza della Regione Calabria al Ministero dell’Istruzione “per chiedere – spiega lo stesso Antonio Marziale – che i docenti di ogni ordine e grado siano, almeno una volta all’anno, chiamati ad una visita di tenuta psicoemotiva”.
“E’ una proposta – continua il Garante – che porto avanti da almeno quindici anni e che ha registrato molteplici adesioni finanche tra gli stessi docenti, consapevoli del fatto che non si tratta di criminalizzare una categoria per la stragrande maggioranza composta da professionisti ineccepibili, bensì di stanare le persone in difficoltà per problemi che non è giusto scaricare su malcapitati bambini destinati a portarne i segni vita natural durante. Il mestiere di docente è tra i più usuranti ed impegnativi che esistano e un momento di stanchezza è plausibile”.
Per il sociologo “il dibattito sulle telecamere in classe è destinato a fallire miseramente, perché sono emerse difficoltà sul piano della privacy rapportata soprattutto ai piccolini, pertanto è necessario concentrarsi sul fattibile, basta che questo fenomeno abbia fine e pazienza se qualche sparuto e suscettibile soggetto vuol trarre dalla proposta spunti polemici, che respingo preventivamente e che non sarebbero che la conferma della necessità di attuare prima possibile la proposta”.