“Che la ‘Ciambra’ sia candidato all’Oscar mi fa piacere, nel senso che tiene accesi i riflettori sul quartiere e sui diritti dei bambini che lo popolano. Ma la Ciambra non è un film sul quale adesso far calare i corvi della politica a fare polemiche, bensì una realtà italiana dimenticata per decenni, che solo adesso comincia a conoscere il volto dello Stato”.
E’ quanto dichiara il sociologo Antonio Marziale, Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza della Regione Calabria, che su quella realtà ha interessato il Presidente della Repubblica ,Sergio Mattarella, e stimolando gli organi di informazione nazionale a interessarsi di quel quartiere di Gioia Tauro fino contribuendo a far partire la macchina istituzionale, oggi impegnata a risanare il sito.
“E fortuna che a capo della Prefettura reggina c’è Michele di Bari – spiega Marziale – che, contrariamente a quanti lo hanno preceduto, e ciò mi consta personalmente, non ha a sua volta scritto, ma ha preteso di visitare la zona portandosi dietro le forze di polizia, la protezione civile e tutti gli attori istituzionali chiamati a dare a quei bambini la dignità che meritano”.
“Quando sono arrivato li per il primo sopralluogo – continua il Garante – ho visto i residui organici confluire sotto le case per mancanza di fogne, non c’erano strade, mancava l’illuminazione, i cumuli di immondizia primeggiavano con le vetta più alta dell’Aspromonte; molti i bambini malati ed alcuni autistici giocavano nel sedime fognario, una situazione disperata, che solo, ripeto, grazie all’impegno del Prefetto Michele di Bari sta prendendo una piega diversa”.
“Non sono mancate le polemiche sulla decisione di risanare il ghetto, da parte di alcuni stanziali – prosegue Marziale – ma la soluzione sul risanamento o sullo spostamento della popolazione non è di mia competenza. A me, invece, serve soltanto sapere che i bambini frequentino le scuole e sono curati e integrati culturalmente e socialmente: infatti, prima il dato sulla frequentazione scolastica registrava quasi il 70 per cento di dispersione, oggi segna il 98 per cento di frequenza, grazie ad un accordo con l’amministrazione precedente che ha istituito un pulmino per il trasporto e gli assistenti sociali per controllare assenze e presenze”.
“È bene ricordare che i commissari ordinari – afferma Antonio Marziale – non avevano pagato l’assicurazione del mezzo e il servizio è stato interrotto per qualche giorno: ho provveduto di persona, con i soldi del budget destinati alla figura dell Garante a pagare il premio assicurativo”.
“Se grazie a Carpignano e a Martin Scorsese la ‘Ciambra’ è un film da Oscar, parimenti occorre dire che grazie alla sensibilità di uno straordinario prefetto della Repubblica e con la giusta collaborazione dell’Ufficio del Garante – conclude Marziale – la Ciambra è una proiezione verso la civiltà e i diritti dei minori”.