Tripodi: massima trasparenza nella selezione dei circa 100 lavoratori che saranno impegnati nei lavori del 3° lotto della Gallico – Gambarie

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Dopo un lungo intoppo burocratico si è giunti alla definitiva aggiudicazione dell’appalto per  la realizzazione del 3° lotto della Gallico – Gambarie; infatti, proprio nella giornata di domani (18 marzo), è prevista la posa della prima pietra dell’opera, i cui lavori saranno svolti da un’ATI denominata Podargoni scarl composta dalla “nota” AVR, dall’impresa Francesco Siclari e dalla Calgeco che dovrà assumere 100 lavoratori.

Tenuto conto della pesantissima crisi che, ormai da lungo tempo, sta investendo il comparto dell’edilizia, settore una volta trainante dell’economia reggina e calabrese, caratterizzata da un impressionante numero di aziende chiuse con la conseguente perdita di migliaia di posti di lavoro, dovrebbe essere indispensabile, a garanzia di tutti, la massima trasparenza nella selezione dei circa 100 lavoratori che saranno impegnati nei lavori del 3° lotto della Gallico – Gambarie.

Purtroppo, siamo costretti ad intervenire pubblicamente per segnalare strani movimenti clientelari dei soliti squalificati personaggi politici, i quali, evidentemente, convinti di avere precise garanzie in proposito, stanno promettendo assunzioni nella suddetta ATI e suggeriscono l’invio dei curriculum con dovizia di particolari relativi ai destinatari degli stessi.

Si tratta di metodi che dovrebbero essere stroncati sul nascere!!!

Invece, questo andazzo fa comodo a molti ed è un nuovo vergognoso esempio della mala-politica e della pessima amministrazione che strozzano e uccidono il nostro territorio.

Pertanto, crediamo che le assunzioni per il 3° lotto della Gallico – Gambarie debbano essere effettuate in maniera assolutamente limpida e trasparente poiché non possono assolutamente essere considerata merce di scambio….

La presenza nella Podargoni scarl dell’AVR, azienda che dalla raccolta della spazzatura passa alla costruzione di strade, non ci tranquillizza affatto. Si tratta della stessa azienda che, quasi un anno fa, aveva pubblicato un bando per l’assunzione di 35 lavoratori da utilizzare per la raccolta differenziata del comune di Reggio: ad oggi di quel bando, nonostante l’indegna illusione prospettata a migliaia di reggini, non si è saputo più nulla, mentre sembrerebbe che, in questo lasso di tempo, le assunzioni nell’AVR siano continuate e continuino senza sosta e senza alcun bando o evidenza pubblica; e tutto ciò accade nell’assordante silenzio del deludente sindaco Falcomatà.

Pertanto, prima di assumere i lavoratori per la realizzazione del 3° lotto Gallico – Gambarie, a nostro avviso, è doverosamente necessario e indispensabile procedere alla firma di un Protocollo d’intesa per l’occupazione locale che, in una recente riunione ufficiale, è stato già formalmente proposto dalle organizzazioni sindacali di categoria.

Il suddetto Protocollo per l’occupazione, accanto a quello imprescindibile e già previsto sulla legalità e la sicurezza, potrebbe coinvolgere, in un’ulteriore azione di controllo e trasparenza, la Prefettura in maniera tale da fugare ogni dubbio, specie dopo la recentissima notizia riguardo l’interdizione antimafia di oltre 150 imprese impegnate nei cantieri dell’A3.

In tal senso, pensiamo che la partecipazione, per quanto incidentale, nell’ATI Podargoni scarl dell’impresa del presidente dell’ANCE reggina Francesco Siclari dovrebbe oltremodo rappresentare, fino a prova contraria, una garanzia nel volere applicare strumenti moderni e limpidi finalizzati alla massima moralità, come il citato Protocollo, sui quali, a tutti i livelli, anche i costruttori, almeno a parole, ne condividono le finalità.

Non si tratta di aria fritta, ma, al contrario, può rappresentare un sigillo di trasparenza che può togliere qualsiasi serio rischio clientelare che, come detto, è già pesantemente in atto.

 

 

IL SEGRETARIO CITTADINO DEL PCdI DI REGGIO CALABRIA

Ivan Tripodi

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