Michele Tripodi: Polistena ha fatto meglio di Renzi

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L’Amministrazione Comunale con delibera n. 48 del 7 marzo 2014, ha stabilito l’importo dell’assegno di sopravvivenza in base al numero delle domande ammissibili, circa 80, da erogare nelle prossime mensilità con decorrenza a partire dal gennaio 2014.

 

Come deciso lo scorso anno con apposito atto di indirizzo, lo stanziamento in bilancio destinato all’assegno di sopravvivenza è di 120.000 Euro per il 2014.
Il fondo consentirà agli aventi diritto di poter beneficiare di un assegno di € 131,58 al mese (1.578,69 in un anno) che contribuirà ad alleggerire il disagio sociale ed economico dei nuclei familiari inoccupati.

 

Quest’anno, a differenza del 2013, si è registrato un incremento delle istanze, circostanza che da un lato dimostra l’utilità di uno strumento che tenta di restituire equità e giustizia sociale, ma dall’altro rappresenta l’attualità della crisi economica che getta nella disperazione sempre più famiglie.

 

Non appena sarà pubblicata la graduatoria, subito dopo l’approvazione del bilancio di previsione, procederemo ad erogare le mensilità agli aventi diritto che percepiranno l’assegno con cadenza mensile fino a dicembre. La città di Polistena, grazie all’operato della nostra Amministrazione, continua ad essere un modello da imitare per tutti gli altri comuni, specie per le iniziative assunte nei servizi sociali.

 

La provocazione, che già lo scorso anno è partita da Polistena con l’assegno di sopravvivenza, non è stata però colta da chi ha governato ed oggi governa il Paese.
Anche il Governo del PD di Renzi dopo aver preannunciato MISURE SHOCK per l’economia ed il lavoro, nell’ultimo Consiglio dei Ministri si è limitato a cambiare nome agli ammortizzatori sociali già esistenti come la cassa integrazione e scalare l’Irpef ai dipendenti senza però considerare che i contratti sono bloccati da cinque anni e che quasi tutte le regioni italiane hanno incrementato in modo abnorme le addizionali e le aliquote IRAP. Ma in realtà nulla di nuovo e di utile è stato fatto per tutti gli inoccupati, quelli cioè che rimangono fuori dal circuito produttivo, soprattutto i giovani che non riescono a inserirsi nel mondo del lavoro. Ciò che ancora manca, oltre a migliaia di posti di lavoro che si dovrebbero creare, è la definizione di strumenti alternativi per dare un senso alla vita delle persone,come il REDDITO DI CITTADINANZA o il SALARIO MINIMO GARANTITO.

 

Di fronte al niente propagandato dagli apparati di governo, i signori che localmente, rappresentano il PD, dovrebbero solo inchinarsi dinanzi ad iniziative come l’assegno di sopravvivenza. Costoro invece arrivano addirittura a richiederne l’abolizione, dimostrando che dentro il PD ad ogni livello, specie a Polistena, non è rimasto nulla dei valori di riferimento della Costituzione, della solidarietà, del progressismo.

 

Lo sforzo dell’Amministrazione Comunale, con l’assegno di sopravvivenza, rimane quello di voler continuare a tendere una mano ai meno abbienti e bisognosi recuperando sul territorio quel solco tra istituzioni e cittadini, scavato da chi oggi siede in Parlamento.

 

Per l’Amministrazione Comunale
IL SINDACO- Dott. Michele Tripodi

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