Migranti sfruttati in centri d’accoglienza, operazione dei carabinieri in Calabria

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Operazione dei carabinieri del Comando provinciale di Cosenza stamane per il contrasto allo sfruttamento dei rifugiati ospitati nei centri di accoglienza. I militari hanno eseguito 14 misure cautelari emesse dal gip di Cosenza, su richiesta della Procura della Repubblica. I destinatari dei provvedimenti sono accusati, a vario titolo, di intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro, abuso d’ufficio e tentata truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche. Le indagini sono iniziate a settembre del 2016. Gli elementi raccolti hanno permesso di accertare che una trentina di rifugiati, tra senegalesi, nigeriani e somali, venivano prelevati da due Centri di accoglienza straordinaria di Camigliatello Silano e portati a lavorare “in nero” in campi di patate e fragole della Sila cosentina o impiegati come pastori per badare agli animali al pascolo. Nell’inchiesta viene contestato, per la prima volta, il nuovo reato di “intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro”.

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