Palmi (Reggio Calabria). Lo sport dovrebbe essere motivo di rilancio di un territorio. Il calcio in particolare, in una terra martoriata come la nostra, attraverso i suoi valori più puri dovrebbe essere strumento per scuotere le coscienze, a dimostrazione che con l’abnegazione, l’impegno, la volontà e soprattutto la lealtà, si possono ottenere risultati inimmaginabili. Ed invece a Palmi, il calcio è stato un mezzo per far uscire fuori prepotentemente, ancora una volta, ahinoi, il volto peggiore della nostra terra.
È la notte tra mercoledì e giovedi quando squilla il telefono del neo allenatore della Palmese Domenico Zito, dall’altra parte della cornetta una frase inquietante rivolta all’allenatore di Taurianova “Se passi il ponte per venire a Palmi ti tagliamo la testa”. Ad annunciarlo, in una conferenza stampa, il presidente dei neroverdi Pino Carbone, il quale ha anche comunicato che sporgerà denuncia sull’accaduto, e probabilmente lascerà la presidenza della Palmese.
Dopo l’annuncio da parte di Carbone, Zito ha diramato una nota con la quale comunicava le sue decisioni.
“Nel pomeriggio di oggi ho comunicato al presidente della Palmese la mia decisione di non accettare l’invito ad allenare la squadra nel prossimo campionato d’Eccellenza. Lo faccio a malincuore in quanto ho avuto l’opportunità di conoscere persone eccezionali sotto tutti i punti di vista, una vera famiglia.
Nel ringraziarli per l’attenzione prestatemi auguro a loro ed alla Palmese le migliori fortune un grazie particolare a Pino Carbone persona di grande spessore umano. Un grazie a Gianni Bonaccorso, Nino Gagliostro, Pino Vincenzi e Franco Leonello che in questi giorni ho apprezzato per serietà e capacità, infine un grazie a Ciccio Iannello tecnico preparato e ragazzo splendido, ed un arrivederci agli splendidi tifosi della Palmese che mi hanno manifestato grande apprezzamento. Purtroppo alcune problematiche di natura personale mi hanno fatto prendere tale decisione, preferisco rimanere nel calcio giovanile molto più adatto alla mia forma mentis. Con affetto e stima Domenico Zito“.
Una brutta pagina di sport, in una terra che proprio non ne aveva bisogno.