Mentre ancora è bloccata la vicenda di nave Acquarius, altri migranti sono stati salvati a largo della Libia. Si tratta di circa 800 persone che, secondo quanto si apprende, sono state recuperate da imbarcazioni italiane e internazionali. Le operazioni di soccorso si sono concluse in piena notte.
Intanto torna sul tema caldo dei migranti il ministro dell’Interno Matteo Salvini dopo le polemiche di ieri sulla nave Aquarius. “Oggi – scrive su twitter il leader del Carroccio – anche la nave Sea Watch 3, di Ong tedesca e battente bandiera olandese, è al largo delle coste libiche in attesa di effettuare l’ennesimo carico di immigrati, da portare in Italia. L’Italia ha smesso di chinare il capo e di ubbidire, stavolta c’È CHI DICE NO.#chiudiamoiporti”.
Ieri una lettera urgente alle autorità maltesi è stata scritta dal ministro dell’Interno, Matteo Salvini, chiedendo di far approdare alla Valleta la nave Aquarius con 629 migranti a bordo essendo quello il “porto più sicuro”. L’Aquarius non è stata autorizzata ad approdare in Italia.
“Al premier maltese Joseph Muscat che ho contattato personalmente questa sera ho chiesto chiaramente che si facesse carico almeno del soccorso umanitario delle persone in difficoltà che si trovano sull’Aquarius. Muscat, pur comprendendo la situazione, non ha assicurato però alcun intervento anche in chiave umanitaria. Si conferma l’ennesima indisponibilità di Malta, e dunque dell’Europa, a intervenire e a farsi carico dell’emergenza”. Lo afferma il premier Giuseppe Conte. “E’ stato disposto l’invio di due motovedette con medici a bordo pronti a intervenire al fine di garantire la salute di tutti gli occupanti dell’Aquarius che dovessero averne necessità”. lo afferma il premier Giuseppe Conte, mentre a Palazzo Chigi è in corso un vertice del governo sul caso Acquarius. “L’Italia si ritrova ad affrontare in totale solitudine l’emergenza immigrazione. Il problema è stato da me posto anche nel corso del G7 a tutti i partner europei in questi ultimi giorni dove ho anticipato che i flussi migratori devono essere gestiti in maniera condivisa anche per ciò che riguarda tutte le iniziative volte a prevenire le partenza. Il regolamento di Dublino va radicalmente cambiato”. Lo afferma il premier Giuseppe Conte mentre a Palazzo Chigi è in corso un vertice del governo sul caso Aquarius.
“Il governo di Malta non è né l’autorità che coordina ne ha competenza sul caso” della nave Aquarius. Lo ha detto un portavoce del governo della Valletta citato dal quotidiano Malta Today in una prima reazione al caso.
“Siamo preoccupati per la direzione presa dalle autorità italiane sull’Acquarius, che è in alto mare. Vanno manifestamente contro le leggi internazionali e rischiano di creare una situazione pericolose per tutti coloro che sono coinvolti”. Così il premier maltese Joseph Muscat su Twitter sul caso dell’imbarcazione con a bordo oltre 600 migranti in cerca di un approdo.
“Da oggi anche l’Italia comincia a dire NO al traffico di esseri umani, NO al business dell’immigrazione clandestina. Il mio obiettivo è garantire una vita serena a questi ragazzi in Africa e ai nostri figli in Italia”. Lo afferma il ministro dell’Interno, Matteo Salvini. Malta “non può continuare a voltarsi dall’altra parte quando si tratta di rispettare precise convenzioni internazionali in materia di salvaguardia della vita umana e di cooperazione tra Stati. Il Mediterraneo è il mare di tutti i Paesi che vi si affacciano e non si può immaginare che l’Italia continui ad affrontare questo fenomeno gigantesco in solitudine. Ecco perché chiediamo al governo di La Valletta di accogliere la Aquarius per un primo soccorso ai migranti a bordo. Noi continueremo a salvare vite umane, altri restano nel torto”. Lo scrivono i ministri Salvini e Toninelli.
“L’Europa deve battere un colpo, questa vicenda dimostra che siamo stati lasciati soli. Mentre noi siamo stati disposti per anni ad accogliere migliaia di migranti, Malta non è disponibile ad accogliere centinaia. Questa Europa non è solidale e o l’Ue diventa solidale o è un problema per il Paese”. Lo afferma il vice premier Luigi Di Maio al termine del vertice a Palazzo Chigi nel quale il governo ha affrontato il caso Aquarius. “Spero che le massime autorità intervengano e ci diano una mano”, sottolinea.
“Stati e attori coinvolti trovino soluzioni rapide che consentano ai migranti e rifugiati dell’Aquarius di essere sbarcati in modo sicuro e rapido. Il rallentamento delle operazioni mette a rischio la salute di centinaia di persone con urgente bisogno di assistenza”. E’ l’appello lanciato via Twitter dall’agenzia Onu per i rifugiati Unhcr in Italia.
Medici senza frontiere “teme che ancora una volta la politica degli stati europei sia posta al di sopra delle vite delle persone. La priorità deve essere la sicurezza e il benessere di chi è a bordo”. E’ quanto scrive Msf, il cui personale si trova sulla nave Aquarius, dopo aver ricordato che “l’Italia ha chiesto alla Guardia Costiera di Malta di poter sbarcare a Malta tutte le persone soccorse” e che il ministro Salvini ha dichiarato la chiusura dei porti italiani se Malta dovesse rifiutare lo sbarco.
“Oltre 750 morti nel Mediterraneo nel 2018: il salvataggio di vite in mare deve restare una priorità assoluta di ogni governo”: lo chiede Carlotta Sami, la portavoce dell’Unchr per i rifugiati per il sud Europa dopo aver appreso della lettera del ministro Matteo Salvini alle autorità di Malta. Il titolare del Viminale ha chiesto alla Valletta di far approdare la nave Acquarius con oltre 600 migranti a bordo. (Ansa)