“Un tavolo permanente con i dipartimenti sanità e agricoltura, l’associazione regionale allevatori (ARA) e le associazioni di categoria che affronti non solo la questione della Bluetongue, malattia infettiva nota in Italia come ‘Lingua Blu’, che in queste settimane sta decimando gli allevamenti ovini nella provincia di Crotone, ma che metta in campo anche una strategia di rilancio dell’intero settore”. E’ quanto scaturito dall’incontro sulle problematiche del comparto tenutosi oggi a Catanzaro, promosso dal presidente della III Commissione consiliare Michelangelo Mirabello con il consigliere Mauro D’Acri e i rappresentanti degli allevatori del territorio crotonese,.
La riunione, alla quale hanno partecipato anche i componenti dell’unità di crisi del dipartimento salute e i vertici dell’ARA e che ha registrato anche l’intervento degli allevatori evidenziando la drammaticità della situazione, è stata introdotta da Mirabello che sul tema ha presentato un ordine del giorno in discussione nella prossima seduta di Consiglio regionale.
“Sono scaturiti una serie di impegni – spiegano i due consiglieri – tra cui l’arrivo, entro tempi ragionevolmente brevi, di un vaccino che consentirà la movimentazione dei capi fuori regione e, nei limiti del possibile, considerati gli strettissimi vincoli di bilancio, il reperimento di somme che, di concerto con l’ARA, possano aiutare gli allevatori ad affrontare le spese di smaltimento delle carcasse.
Inoltre, l’imminente apertura dei bandi del nuovo PSR garantirà la possibilità di mettere in campo una strategia che affranchi il settore dallo stato di precarietà a cui è stato costretto in questi anni, consentendo la creazione di micro filiere e rendendo più agevole l’accesso ai fondi comunitari”.
Da parte sua, Mirabello ringrazia “il collega D’Acri e il Presidente Oliverio, che segue da vicino la vicenda, per la prontezza con la quale hanno risposto alle mie sollecitazioni e per la competenza e serietà con la quale si sta affrontando la questione. Sono certo che oggi si è avviato un percorso che consentirà al settore di uscire dallo stato di crisi in cui versa e di guardare con maggiore ottimismo al futuro. Per ciò che mi riguarda, continuerò a seguire da vicino l’evolversi della situazione, convinto come sono che si tratti di un settore vitale non solo per l’economia crotonese ma anche per tutto il territorio regionale” .