Nascondevano arsenale in casa, arrestati madre e figlio nel vibonese

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Nascondevano un vero e proprio arsenale tra le mura domestiche, per tale ragione Maria Concetta Pezzo, 36 anni, e Francesco Pezzo, di 19 anni, rispettivamente madre e figlio, sono stati arrestati nel pomeriggio di ieri dai Carabinieri della Compagnia di Vibo Valentia. I due avrebbero conservato in casa oltre 180 munizioni e 3 armi di cui due perfettamente funzionanti. I militari della Stazione Carabinieri di Sant’Onofrio coadiuvati dal cane anti esplosivo “Gerry” del Gruppo Operativo “Calabria”, nel corso di un servizio straordinario di controllo del territorio si sono presentati presso l’abitazione dove vivono madre e figlio, in contrada Tre Casini del comune di Stefanaconi.

I Carabinieri hanno dato subito dato corso alle operazioni di perquisizione che hanno riguardato sia l’abitazione che una serie di capannoni adibiti a deposito di mezzi agricoli o ad officina. Nel corso del controllo i militari della Benemerita hanno rinvenuto un vero e proprio arsenale: 1 revolver privo di marca e tamburo e con canna otturata, 1 revolver privo di marca e, sebbene antico, perfettamente funzionante, una pistola marca Beretta calibro 9 corto con caricatore inserito e matricola parzialmente abrasa e perfettamente funzionante, 222 proiettili di vario calibro di cui oltre 170 per la pistola calibro 9 e circa una decina calibro 7.65 Parabellum catalogato quindi come munizionamento da guerra.

Madre e figlio, accompagnati presso gli uffici della Stazione Carabinieri di Sant’Onofrio, sono stati dichiarati in stato d’arresto e tradotti rispettivamente presso la casa circondariale di Vibo Valentia e il Carcere femminile di Reggio Calabria a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. Pesanti le ipotesi di reato a loro carico: si va dalla detenzione abusiva di armi e munizionamento da guerra alla ricettazione.

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