I carabinieri della Compagnia di Petilia Policastro hanno eseguito, nella zona di Roccabernarda, un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip di Catanzaro su richiesta della Dda, nei confronti di 11 persone ritenute responsabili, a vario titolo, di associazione per delinquere di tipo mafioso, omicidio, detenzione e porto illegale di armi, estorsione, ricettazione, falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici, abuso d’ufficio, vari danneggiamenti e uccisione di animali.
L’indagine ha fatto luce sull’omicidio di Rocco Castiglione e il tentato omicidio di suo fratello Raffaele, avvenuto nel 2014.
“Grazie a questa indagine abbiamo scoperto – ha detto il procuratore di Catanzaro, Nicola Gratteri – che a Roccabernarda esiste un ‘locale’ di ‘ndrangheta”. Dalle indagini è emerso che il reggente del locale, Antonio Santo Bagnato, pretendeva di svolgere il ruolo di “conciliatore nelle controversie tra privati e di farsi addirittura appellare santo patro