E’ stato arrestato dai finanzieri della compagnia di Castrovillari il latitante Domenico Pepè, detto “Zio Mimmo”, pregiudicato originario di Rosarno, ricercato da oltre sei mesi e già noto alle forze dell’ordine, quale affiliato alle cosche di ‘ndrangheta Piromalli/Pesce. Pepè, in passato, era stato coinvolto nella vicenda dell’estorsione ai danni della Medcenter Container Terminal S.p.a., società che gestisce lo scalo merci del porto di Gioia Tauro. Un blitz, quello dei finanzieri, scattato appena scoperto che il pericoloso latitante si trovava all’interno di un agriturismo di Castrovillari. L’operazione, in effetti, è scattata nel corso di un normale servizi di controllo del territorio predisposto dal comandante provinciale della guardia di finanza di Cosenza, durante il quale i militari avevano notato un auto con a bordo un uomo non del luogo, che si dirigeva frettolosamente in una delle strade interpoderali del circondario castrovillarese.
I finanzieri, insospettiti, hanno seguito l’auto e hanno scoperto che all’interno del veicolo di trovava Domenico Pepè. Dunque le fiamme gialle coadiuvati dal capitano Marco Mandorino con il supporto del Baschi Verdi di Sibari, coadiuvato dal tenente Sergio Rocco hanno fermato l’uomo che non ha opposto resistenza. L’uomo sarà interrogato dai magistrati del tribunale di Palmi che con due distinti provvedimenti avevano richiesto “la custodia cautelare in carcere al fine di espiare una condanna definitiva a 1 e 8 mesi di reclusione per violazione delle misure di prevenzione adottate nei confronti delle persone pericolose per la pubblica sicurezza, nonché l’applicazione della misura restrittiva della custodia cautelare in carcere per reati di truffa aggravata e associazione a delinquere finalizzata alla erogazione di contributi pubblici”. Pepè è stato condotto presso il carcere di Castrovillari.
