Ndrangheta, cinque arresti nel vibonese per l’omicidio del boss Patania

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Omicidio, porto abusivo di armi, favoreggiamento e rapina, con l’aggravante del metodo mafioso. Per queste accuse, a seconda delle singole posizioni, sono stati eseguiti 5 provvedimenti restrittivi nei confronti di persone nell’ambito di una inchiesta della polizia sull’omicidio di Fortunato Patania, capo storico della cosca di ‘Ndrangheta, assassinato a Vibo Valentia il 18 settembre 2011.

Le indagini – si spiega in una nota – sono state coordinate dal Servizio Centrale Operativo e hanno permesso di accertare come la cosca Patania si fosse avvalsa di killer “professionisti”, provenienti dall’Est Europa, assoldati per la violenta rappresaglia contro i Piscopisani e vendicare l’uccisione di ‘don Fortunato’.

In particolare è stata emessa la misura cautelare della custodia in carcere per Rosario Battaglia, di Piscopo, accusato di essere il mandante e l’organizzatore dell’omicidio del boss Patania, Rosario Fiorillo, 25 anni, di Piscopio accusato di aver agevolato la via di fuga dei killer dopo l’agguato e Raffaele Moscato, 26 anni, di Vibo Marina accusato infine di essere l’esecutore materiale dell’omicidio di Fortunato Patania. Con l’accusa di favoreggiamento nei confronti degli autori del delitto, il gip ha infine disposto l’obbligo di dimora nei confronti di Annunziato Patania, 53 anni, di Stefanaconi, e Michele Fiorillo, 46 anni, di Piscopio.

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