Beni per un valore di due milioni e mezzo di euro sono stati confiscati dalla Dia di Genova ai fratelli Aldo ed Ercole Gaglianò, i quali secondo la Procura sarebbero affiliati fin dagli anni Ottanta alla cosca di ndrangheta dei Facchineri . I beni, che secondo gli inquirenti sarebbero di provenienza illecita, si trovano tra Tortona (Alessandria) e Cittanova (Reggio Calabria).
Il padre dei fratelli Gaglianò, Giuseppe, fu ucciso a Genova nel 1978 nell’ambito della “faida di Cittanova” che contrapponeva la ‘ndrina Facchineri a quella Raso-Gullace-Albanese, e un fratello, Luciano, venne assassinato nel 1991, sempre a Genova, da esponenti del clan mafioso siciliano Fiandaca-Emanuello, legato alla famiglia Madonia, quella dominante di Cosa nostra a Caltanissetta. Per Aldo e Ercole Gaglianò, la Corte di Appello di Reggio Calabria nel gennaio scorso ha disposto la confisca dei beni, mentre ha rigettato la misura della sorveglianza di P.S.