Ndrangheta, Operazione carabinieri in Valle D’Aosta, Calabria e Piemonte, 17 arresti

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Nella giornata di ieri I carabinieri del Ros e del Gruppo Aosta hanno eseguito in Valle d’Aosta, a Torino e a San Luca (Reggio Calabria) 17 arresti nell’ambito di un’operazione contro un sodalizio ‘ndranghetistico in Valle d’Aosta e riconducibile anche alla famiglia Nirta-Scalzone di San Luca (Reggio Calabria) con collegamenti in Piemonte e Calabria.

I carabinieri hanno arrestato e condotto in carcere anche il consigliere regionale Marco Sorbara, eletto nelle fila dell’Union Valdotaine; arrestati anche Monica Carcea, assessore comunale di Saint-Pierre (Aosta) e Nicola Prettico, consigliere comunale di Aosta. Associazione di tipo mafioso e concorso esterno nella stessa, estorsione tentata e consumata, tentato scambio elettorale politico-mafioso, traffico illecito di droga, detenzione e ricettazione di armi, favoreggiamentopersonale: sono le accuse nei confronti dei 16 indagati nei confronti dei quali il gip di Torino – su richiesta della Dda – ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare. Le indagini sono state avviate nel 2014 dai carabinieri di Aosta e del Ros nei confronti di alcuni esponenti della criminalità organizzata calabrese residenti ad Aosta.

Gli arrestati – I 17 destinatari di ordinanza di custodia cautelare in carcere nell’ambito dell’operazione Geenna della Dda di Torino e dei carabinieri contro la ‘ndrangheta sono: Vincenzo Argirò, di 62 anni, nato a Locri (Reggio Calabria) e resiente a Caselle Torinese (Torino); Monica Carcea (44) nata a Nova Milanese (Milano) e residente a Saint-Pierre (Aosta); Francesco D’Agostino (58), nato a Polistena (Reggio Calabria) e residente a Caselle Torinese (Torino); Marco Fabrizio Di Donato (50), nato e residente ad Aosta; Roberto Alex Di Donato (41), nato e residente ad Aosta; Roberto Fabiani (46), nato a Chiaromonte (Potenza) e residente a Piossasco (Torino); Salvatore Filice (52) nato a Petilia Policastro (Crotone) e residente ad Aosta; Alessandro Giachino (40), nato ad Aosta e residente ad Aymavilles (Aosta); Ludovico Lucarini (62) nato a Palermo e residente a Piossasco (Torino); Francesco Mammoliti (48), nato a Opladen (Germania) e residente a Saint-Vincent (Aosta); Bruno Nirta (61) nato e residente a San Luca (Reggio Calabria); Nicola Prettico (38) nato e residente ad Aosta; Antonio Raso (51) nato a San Giorgio Morgeto (Reggio Calabria) e residente ad Aosta; Rocco Rodi (45) nato a Locri (Reggio Calabria) e residente a Bovalino (Reggio Calabria); Carlo Maria Romeo (60) nato a Bovalino (Reggio Calabria) e domiciliato a Torino; Marco Sorbara (51) nato e residente ad Aosta; Bruno Trunfio (49) nato a Chivasso (Torino) era già detenuto nella casa circondariale di Genova.

L’operazione Geenna dei carabinieri ha permesso di accertare, per la prima volta dal punto di vista giudiziario, l’esistenza di un’articolazione territoriale di matrice ‘ndranghetista, identificabile nella ‘locale’ di Aosta. Inoltre, secondo gli inquirenti, sono emersi coinvolgimenti tra alcuni politici e il sodalizio criminale. Secondo gli inquirenti la ‘locale’ di Aosta era guidata da Marco Di Donato in qualità di capo, mentre Bruno Nirta e Antonio Raso erano i promotori e gli organizzatori. L’inchiesta ha anche accertato che l’organizzazione era dedita al narcotraffico, anche internazionale (tra Spagna e Italia), principalmente di cocaina.

Il sodalizio ‘ndranghetista scoperto dai carabinieri ha interferito nella politica locale, sostenendo le candidature, facendo eleggere nel Consiglio comunale di Aosta uno degli associati, supportando l’azione politica e ricevendo vantaggi dagli eletti. Le indagini hanno anche documentato un chiaro tentativo di “scambio elettorale politico-mafioso” effettuato da Antonio Raso nei confronti di un referente regionale di partito.

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