Ndrangheta Operazione Hybris, condannati imputati vicini alla cosca Pesce di Rosarno

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Duro colpo per la ndrangheta aostana. Il Gup di Torino Paola Boemio ha infatti emesso cinque condanne, nell’ambito dell’inchiesta denominata Hybris. In particolare sono stati condannati a  8 anni e 4 mesi di carcere a Claudio Taccone (46), 13 anni e 6 mesi al figlio Ferdinando (22), 8 anni, 7 mesi e 10 giorni all’altro figlio Vincenzo – di Saint-Marcel (Aosta) -, 8 anni e 2 mesi a Domenico Mammoliti (27) e 3 anni a Santo Mammoliti (40), di Aosta. Gli imputati erano accusati a vario titolo  di tentata estorsione, danneggiamento, rapina, tentato omicidio e lesioni, con l’aggravante del metodo mafioso.  Gli imputati erano stati arrestati nel giugno del 2013 dopo le indagini dei carabinieri di Aosta riguardanti un incendio di un’auto, a fini estorsivi, nel giugno del 2012, un’aggressione e un tentato omicidio, nel settembre 2012, a un uomo e a suo figlio sulla collina di Aosta e una tentata estorsione a un pregiudicato per traffico di droga.

Secondo gli inquirenti, in particolare, dai vari episodi era emersa “una gestione territoriale che arriva direttamente dalla Calabria in base alle famiglie di riferimento, sia delle vittime, sia degli estorsori”, e che ha portato anche a “un vero e proprio incidente diplomatico” tra la famiglia “dei Pesce di Rosarno – ai quali sarebbero legati i Taccone – e quella dei Facchineri”.

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