Dalle prime ore di questa mattina, i Carabinieri del ROS e del Comando Provinciale di Reggio Calabria stanno eseguendo, in Calabria, Veneto e Francia, un’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal GIP del locale Tribunale, su richiesta della Procura Distrettuale Antimafia reggina, nei confronti di 24 indagati per associazione mafiosa, turbata libertà degli incanti, intestazione fittizia di beni e sottrazione di cose sottoposte a sequestro, con l’aggravante delle finalità mafiose.
Al centro delle indagini del ROS, le infiltrazioni della ’ndrangheta nel settore degli appalti ecologici, nel cui ambito sono stati accertati gli accordi tra le cosche reggine per la spartizione degli enormi profitti derivanti dalla gestione fraudolenta delle discariche regionali.
Documentato, anche, il controllo da parte degli indagati di imprese già sequestrate alla cosca, mediante la complicità di un amministratore giudiziario, anch’egli destinatario di un provvedimento restrittivo.
Sul fronte patrimoniale, sono stati sottoposti a sequestro beni aziendali e quote societarie per un valore complessivo di 18 milioni di euro.
I nomi degli arrestati e i particolari dell’operazione saranno resi noti nel corso di una conferenza stampa, tenuta dal Procuratore della Repubblica Federico Cafiero de Raho che si terrà alle 11.00 odierne presso il Comando Provinciale Carabinieri di Reggio Calabria.