Beni per oltre 3 milioni di euro sono stati sequestrati dai finanzieri del Comando provinciale di Reggio Calabria e dalla Divisione anticrimine della Questura reggina a Giovanni Pellicano, condannato in via definitiva a 8 anni di reclusione nell’ambito del processo “Il Padrino” per associazione a delinquere di stampo mafioso.
Pellicano è ritenuto vicino alla cosca Tegano del quartiere Archi ed è stato coinvolto anche nel processo “Gotha” dove è stato condannato, in appello, a 10 mesi di carcere per minaccia aggravata dal metodo mafioso.
Il sequestro è stato disposto dalla sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di Reggio Calabria su richiesta del procuratore Giovanni Bombardieri. I sigilli hanno riguardato compendi aziendali, beni immobili, beni mobili, denaro contante, rapporti bancari e finanziari e relative disponibilità riconducibili all’imprenditore.
Le indagini della Questura e della Guardia di finanza hanno delineato il profilo di pericolosità sociale “qualificata” di Giovanni Pellicano. Gli inquirenti hanno ricostruito i suoi patrimoni il cui valore era sproporzionato rispetto alla capacità reddituale dichiarata ai fini delle imposte sui redditi.
Tra i beni sequestrati anche 600mila euro in contanti che la polizia ha trovato a carico del figlio in seguito a un controllo su strada. Il denaro era occultato nella cabina di un automezzo adibito al trasporto di animali. Secondo la Dda, quei soldi sono riconducibili a Giovanni Pellicano.