Un neonato di sei settimane è morto in Romania per arresto cardiaco dopo essere stato immerso per tre volte e completamente, testa compresa, nell’acqua santa per il battesimo. Lo riporta la Bbc.
Il piccolo è stato portato immediatamente in ospedale ma i medici non hanno potuto fare nulla e l’autopsia ha evidenziato la presenza di liquido nei polmoni. Un’inchiesta per omicidio colposo è stata aperta dai pubblici ministeri sul sacerdote che ha effettuato il battesimo nella città nord-orientale di Suceava.
Una vicenda che ha riproposto il tema della riforma del rituale del battesimo e alla quale la parte più conservatrice della chiesa ortodossa romena si oppone da sempre. Circa 60.000 persone hanno firmato una petizione per chiedere il cambiamento, appoggiato anche dall’arcivescovo di Arges Calinic, il membro più anziano del clero a sostenere la riforma.
Il prelato ha dichiarato al sito web romeno Adevarul di credere che in futuro la pratica di immergere un bambino nell’acqua sarà rivista e sarà presa la “decisione più appropriata per rispettare le ordinanze (della Chiesa) ed evitare accuratamente incidenti indesiderati”.
Diversa la posizione dell’arcivescovo di Tomis, secondo il quale “non cambieremo mai il rituale. I canoni di questa religione sono in vigore da oltre 1.000 anni”.