New Deal per la Piana, presentato progetto per unire Gioia Tauro e Palmi

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È stato presentato nel pomeriggio di mercoledì, a Sala Fallara a Gioia Tauro, il progetto di un’opera architettonica ideata dall’associazione “Eleanor Roosevelt” che potrebbe cambiare il panorama generale del territorio della Piana. Si tratta della realizzazione di un ponte che andrebbe ad unire i lungomari di due dei centri più grossi, Gioia Tauro e Pietrenere di Palmi. Un progetto che in realtà è di vecchia data, già pensato e proposto più volte negli anni, ma mai realizzato e adesso rivalutato nell’ottica di una nuova era. Una nuova era che la costituenda associazione “E. Roosevelt” , con il promotore Francesco Toscano ed i soci che si stanno unendo, intende inaugurare con uno spirito ben preciso: quello di stimolare e proporre l’intervento dello Stato nell’economia attuale, ormai ingabbiata in concetti non chiari di crisi e recessione. «È arrivato il momento di rivendicare un paradigma nuovo: più investimento pubblico, più occupazione, più consumi», ha spiegato Toscano. Si tratta in sostanza di una sorta “New Deal” – e proprio “Un New Deal per la Calabria” è stato intitolato l’incontro – seppur con coordinate storiche, sociali, economiche completamente cambiate. Con questo filo conduttore, la prima opera proposta di questo percorso è appunto la realizzazione dell’unione dei litorali di Gioia e Palmi. Alla presentazione del progetto, «un pacchetto completo con l’opera, come si farà l’opera, ricadute economiche sul territorio, modalità di finanziamento che offriamo a tutte le forze politiche, nella speranza che qualcuno lo abbracci e lo sostenga» come ha spiegato Toscano, il pubblico era ampio e vario: tanti i politici, amministratori in carica ed ex, professionisti e cittadini molti dei quali sono intervenuti con delle riflessioni. Alla conferenza stampa di presentazione del convegno, lunedì scorso, la presenza anche del sindaco di Palmi Giovanni Barone ha dato un forte segnale di intenzione di cooperazione che «può portare ad una grande comunità che unisce tutti i paesi della Piana». Dopo i saluti di alcuni esponenti della politica locale, tra cui Giuseppe Pedà anche presidente delle Ferrovie della Calabria che sono interessate al progetto, gli ingegneri Giuseppe Saffioti e Giuseppe Barrese hanno illustrato gli aspetti tecnici dell’opera, spiegando che si tratterebbe di un “ponte strallato”, da realizzare dopo i lavori di irreggimentazione delle acque del Petrace. Antonino Ruggiero ha poi tracciato una prospettiva dello scenario economico positivo che si verrebbe a creare in seguito all’opera, con ricadute su occupazione, società, cultura, turismo. Luciano Sorridente ha approfondito i possibili canali di finanziamento, che possono essere pubblici o privati, ed infine Gioele Magaldi, ispiratore nazionale della “E. Roosvelt” ha spiegato le intenzioni ed attività dell’associazione.

RAFFAELLA CARUSO

 

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