“Mentre il Governo di centrosinistra agita proclami sul contenimento della spesa nella sanità e sulla riduzione del carico debitorio, l’Asp reggina sigla nuovi contratti affidando all’esterno due onerose consulenze legali. E così la mappa degli incarichi si arricchisce di ulteriori caselle che non trovano alcun fondamento giuridico, avendo l’Azienda sanitaria provinciale al suo interno valide professionalità con competenze legali che non giustificano la scelta di attingere al di fuori dell’organico”.
E’ quanto afferma il presidente del gruppo di Forza Italia in Consiglio regionale, Alessandro Nicolò che aggiunge: “Non comprendiamo le ragioni sottese a questo modo di procedere che si ritiene completamente insensato ed incoerente atteso che, in più occasioni, il presidente Oliverio si fosse espresso in direzione di una drastica riduzione dei costi legati alla gestione della sanità, non da ultimo, peraltro, in occasione della presentazione delle linee programmatiche. Anche quest’ultima decisione, infatti, non solo è in netta violazione del Piano di rientro che impone vincoli ferrei nell’amministrazione dei conti, ma cozza con i principi di buona gestione, facendo lievitare oltremisura e con grave nocumento per le casse regionali, i costi della spesa sanitaria”.
Secondo il capogruppo di Fi alla Regione: “Siamo di fronte ad una palese contraddizione in termini tra le manovre annunciate e le soluzioni adottate, in sfregio delle norme sull’affidamento degli incarichi che indicano di selezionare, all’interno della struttura pubblica, le competenze più idonee all’assolvimento delle mansioni richieste e, solo qualora non sussistano le condizioni predette, ricercare all’esterno i profili professionali necessari all’assolvimento di specifici compiti da svolgere”.
“In assenza di un ragionevole motivo – conclude Alessandro Nicolò – che senso ha assegnare all’esterno incarichi costosi per affiancare il Commissario Straordinario dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Reggio nel compito di ricostruire l’ammontare debitorio dell’Azienda? Una domanda che impone una risposta che faccia comprendere il senso di questa scelta”.