“Forse il governatore Oliverio non ha minimamente criticato il governo ‘amico’ di Matteo Renzi, per il via libera al colossale import di olio tunisino tax-free, perchè neppure la Regione Calabria ha le carte in regola con i nostri olivicoltori e frantoiani”. E’ quanto afferma Alessandro Nicolò, presidente del Gruppo FI in Consiglio regionale, che rimarca:”Le critiche rivolte alla politica regionale sul settore, anzi alla non-politica, provengono dagli operatori del mondo dell’olio extravergine che parlano con fatti recenti, di pochi giorni fa. Rilevano l’assenza della Regione Calabria alle Fiere più importanti. E lamentano la scomparsa di enti operativi per la promozione, come l’Elaiopolio regionale”.
Aggiunge l’esponente politico:”Tutto questo è assurdo e rappresenta un altro primato negativo dell’attuale giunta regionale. Dimenticano, infatti, che la Calabria, non solo è la seconda regione produttrice d’olio d’oliva in Europa, ma è anche una di quella che più di tutte al mondo hanno trasformato uliveti e sistemi di produzione. Oggi, invece del vecchio olio lampante la Calabria produce eccezionali extravergini che conquistano premi lusinghieri e vengono apprezzati in tutto il mondo”. “E’ un settore in forte crescita qualitativa ed ha potenzialità enormi – osserva Nicolò – ma a patto che le istituzioni, e la regione per prima, lavorino bene per far conoscere i nostri extravergini, facendoli apprezzare e promuovendoli come meritano”.
“E invece – denuncia il Capogruppo di Forza Italia alla Regione – i nostri produttori giovani e bravi hanno rilevato che la Regione Calabria era del tutto assente alla più importante fiera nazionale dedicata agli oli extravergini tipici e di qualità, il salone di Trieste-Olio Capitale, giunto alla sua decima edizione. Il coordinatore regionale delle Città dell’Olio calabresi, Mario Albino Gagliardi ha fatto notare che sull’olio d’oliva, principale produzione regionale di qualità, la Calabria continui ad investire, si fa per dire, una percentuale di risorse pari o vicina allo zero.”
“Così – conclude Nicolò – al più importante Salone specializzato d’Italia, mentre la Puglia era presente in gran forza, noi eravamo rappresentati solo grazie agli sforzi di Città dell’Olio come Saracena e Terranova, per la provincia di Cosenza ed il comune di Vallefiorita per quella di Catanzaro, che, per altro hanno ospitato nel loro stand produttori di Amaroni, Castrovillari e Corigliano-Rossano”.